- Di giorno, girando per Leopoli, non sembra che a pochi chilometri due eserciti si stiano combattendo massacrando come in ogni guerra i civili nel mezzo. I negozi sono aperti, i caffè sono pieni.
- Ogni mattina c’è un grande ricambio. Sono ancora molti, soprattutto donne e bambini, a cercare rifugio in questa città fino a ora risparmiata dalla guerra.
- I treni riversano in stazione centinaia di persone, ma altrettante prendono quegli stessi treni per tornare verso casa.
A Przemyśl, uno dei paesi al confine tra Polonia e Ucraina nel quale si riversavano i profughi nelle prime settimane di guerra, ora sono più i volontari che arrivano da tutto il mondo di chi scappa dalla guerra. Nella tendopoli si continua a cucinare, a preparare tè e caffè caldi nonostante siano pochi i profughi rimasti. A fianco alle tende, montagne di vestiti sono a terra, a prendere pioggia e fango. Alla frontiera sono quasi più gli ucraini che rientrano di quelli che escono da un paese a



