Scenari

“Boycott Qatar”, la protesta contro i mondiali parte dai tifosi europei

  • Era il dicembre del 2010 quando la Fifa scelse la sede dei mondiali di calcio del 2022: il Qatar. Fin da subito le critiche sono state aspre per una decisione che sembrava riguardare poco lo sport e molto gli affari.
  • Con l’avvicinarsi della competizione, le tifoserie di mezza Europa hanno alzato la voce per organizzare il boicottaggio per via dei diritti civili che Doha calpesta o ignora. In prima linea le curve in Germania, ma anche in Italia si invita a tenere spenta la televisione. 
  • Questo articolo è un estratto dal nuovo numero di Scenari: “Il grande gioco”, in edicola e in digitale dal 18 novembre. Iscrivi alla newsletter per seguire tutti gli aggiornamenti sulle prossime uscite. 

Era il dicembre del 2010 quando la Fifa ha scelto la sede dei mondiali di calcio del 2022: il Qatar. Fin da subito si sono alzate aspre critiche per una decisione che sembrava riguardare poco lo sport e molto gli affari, a cui sono seguite indagini internazionali, che hanno coinvolto tra gli altri l’ex presidente dell’Uefa Michel Platini, e diversi arresti per corruzione. Di recente Sepp Blatter, l’allora presidente della Federazione internazionale, ha ammesso come sia stato un errore assegnare

Per continuare a leggere questo articolo