- In un momento che ha pochi precedenti, ci siamo imbattuti nel grande esperimento di costruire democrazie molto eterogenee capaci di durare, di trattare i loro membri in modo equo e possibilmente anche di avere successo.
- Negli ultimi anni è diventato di moda essere profondamente cinici sulle possibilità di successo di questo esperimento. I razzisti e i demagoghi di tutto il mondo concordano su un assunto fondamentale: il successo delle democrazie, dall’Italia agli Stati Uniti, è fondato sulla composizione culturale e sull’assetto etnico.
- L’immigrazione e i cambiamenti demografici presentano una minaccia esistenziale per entrambi. Il testo fa parte del nuovo numero di Scenari: “Mappe per orientarsi in un mondo disorientato”, in edicola e in digitale dal 5 agosto.
Alcuni anni fa ho fatto un’intervista in diretta a Tagesthemen, uno dei principali programmi d’informazione in Germania. Quando mi hanno chiesto perché la polarizzazione politica fosse cresciuta negli ultimi anni, ho detto che una delle ragioni principali era il cambiamento demografico. Siamo, ho detto, nel mezzo di un «esperimento storico unico», quello di costruire democrazie egalitarie e profondamente diverse. Il giorno successivo la mia casella email ha iniziato a riempirsi di messaggi a



