- In America Latina la chiesa di Bergoglio, improntata sul dialogo e aperta ai poveri, ha prodotto frutti scarsi, con le chiese particolari sempre più atrofizzate e incartate negli apparati burocratici del Celam e del Sedac.
- Arrestata la spinta della Teologia della Liberazione, neppure la vocazione unitaria al popolo latinoamericano di Bergoglio arcivescovo ha prodotto il fermento ancora tangibile negli anni della Conferenza di Aparecida.
- Resta un grande punto di domanda: perché il papa non va in Argentina? Smarcandosi da chi lo definisce peronista, il pontefice è una personalità politica divisiva, come dimostrano i suoi interventi a gamba tesa nelle questioni nazionali.
Cosa resta della chiesa in America Latina a dieci anni dall’elezione del primo papa latino è poco chiaro. Se «la realtà è superiore all’idea», finora non sono stati sufficienti gli incontri di papa Francesco con la classe dirigente latinoamericana né i frequenti tentativi di dialogo per interposta persona. Da Roma, dove negli anni di Giovanni Paolo II si è consumato il braccio di ferro con la teologia della Liberazione, dichiarata poi un’esperienza formalmente chiusa durante la Conferenza gen



