- I colloqui fra Stati Uniti e Russia si sono conclusi con un nulla di fatto. Gli americani ribadiscono che i movimenti di truppe sono inaccettabili, i russi insitono che un allargamento della Nato comprometterebbe i rapporti diplomatici.
- La Russia di Putin vuole davvero invadere l’Ucraina? La presenza di truppe al confine non significa necessariamente invasione, come hanno frettolosamente interpretato molti. Basta la minaccia per realizzare gli scopi politici di Mosca.
- Gli obiettivi sono tre: dialogare da “pari” con gli Stati Uniti; portare l’Ucraina nell’orbita d’influenza russa; scavalcare l’Europa come soggetto politico in grado di mediare fra occidente e oriente.
Il colloquio telefonico della scorsa settimana fra il presidente Vladimir Putin e il suo omologo americano, Joe Biden, non si è concluso, come era prevedibile, con un accordo: sono state ribadite le reciproche e distanti posizioni sulla “questione ucraina”. Da un lato, Biden ha affermato che gli Stati Uniti non intendono schierare armi offensive e non tollerano la presenza delle forze armate russe al confine con l’Ucraina. In caso di invasione, l’amministrazione americana interverrebbe, qui



