- Il Rapporto annuale 2021 – 2022 di Amnesty International contiene schede su 154 stati.
- Tra i dati che meritano una particolare attenzione, si segnalano la promulgazione di norme che hanno inciso negativamente sulla libertà d’espressione, di associazione e di manifestazione pacifica in almeno 67 stati e l’uso eccessivo o non necessario della forza per disperdere proteste in almeno 85 stati.
- Dalla guerra in Ucraina alle violazioni dei diritti umani in Egitto e in Libia. Dal Myanmar al Tigray. In Italia si ricorda il caso dei pestaggi nel carcere di Santa Maria Capua Vetere raccontato da Domani.
Il Rapporto annuale 2021 – 2022 di Amnesty International contiene schede su 154 stati. Tra i dati che meritano una particolare attenzione, si segnalano la promulgazione di norme che hanno inciso negativamente sulla libertà d’espressione, di associazione e di manifestazione pacifica in almeno 67 stati e l’uso eccessivo o non necessario della forza per disperdere proteste in almeno 85 stati. Le novità più drammatiche del 2021 sono arrivate dall’Asia, dal colpo di stato del 1° febbraio in Myanma



