- Scoppia un nuovo scontro nel terzo polo. Il casu belli: gli attacchi di Calenda all'alleato, accusato di una “campagna acquisti” nelle fila di Azione.
- In risposta, Calenda ribadisce il suo no alla lista unica alle europee, mentre da Italia viva minacciano la scissione dei gruppi, in cui Azione avrebbe la peggio.
- Tra le minacce incrociate, a uscirne peggio rischia di essere il progetto centrista, di cui da oltre un mese si parla solo per dare cattive notizie sul suo stato di salute.
Appena un mese dalla fine del progetto di partito unico tra Azione e Italia Viva, l’ex terzo polo è di fronte a una nuova crisi esistenziale. Questa a volta sono a rischio i gruppi parlamentari dei due partiti, che potrebbero di scomparire in caso di scissione, e la lista unica alle europee dell’anno prossimo. Il nuovo casus belli sono gli attacchi che il leader di Azione Carlo Calenda ha rivolto all’alleato Matteo Renzi, accusato di aver condotto una “campagna acquisti” tra i parlamentari e



