L’analisi

La sinistra latinoamericana rivince solo se dimentica il suo passato

Chepa Beltran - VWpics
Chepa Beltran - VWpics
  • Con Petro in Colombia e Boric in Cile è quasi completo il ritorno dei progressisti in tutti i principali paesi dell’America Latina. Resta l’incognita dello scontro Lula-Bolsonaro a ottobre in Brasile
  • Un’ondata simile ci fu nel primo decennio del secolo, ma nonostante la congiuntura economica favorevole i successi politici sono stati assai modesti e la corruzione ha dilagato
  • In quel decennio la sinistra più retrograda ha sperato invano di far funzionare due suggestioni del passato: una novecentesca come l'antiamericanismo  e l’altra ottocentesca come il mito bolivariano

Ora che anche la casella colombiana si è tinta di rosso, e con la possibilità crescente che lo stesso accada ad ottobre in Brasile, la nuova ondata di sinistra in America Latina è una realtà. Caso unico nel continente, la Colombia mancava all'appello da sempre: ha rimediato Gustavo Petro, il vincitore delle presidenziali di domenica scorsa, che è considerato il suo primo presidente di sinistra. Interessante notare come la Colombia sia l’unico paese dell'Occidente ad aver avuto attiva in perma

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