- Ci sono contrattempi che hanno un tempismo perfetto. Certo, non era previsto che la morte di Berlusconi capitasse proprio nel pieno degli imbarazzi del governo Meloni. E no, non si può dire che fosse una fuga con premeditazione, quella di von der Leyen in America Latina. Eppure proprio mentre i piani tunisini gonfiati in tandem da Meloni e von der Leyen si sgonfiano come un soufflé cucinato male, e proprio quando l’Europarlamento vuol chiederne conto alla Commissione, ops!, capitano infinità di contrattempi.
- Sarà forse questa la fantomatica window of opportunity annunciata a Tunisi dai leader italiana, europea e olandese nella loro conferenza stampa senza stampa? La finestra di opportunità per fuggire dalle critiche è in effetti adesso.
- Von der Leyen ha alle calcagna eurodeputati come Sophie in’t Veld, che a Domani annuncia battaglia: «Se la presidente si aspetta che le baceremo i piedi, si sbaglia». Meloni non ha neppure bisogno che l’opposizione si svegli, visto che è lo stesso fronte amico a sbeffeggiarla: il dittatore tunisino la sconfessa pur di ottenere condizioni migliori, e gli alleati polacchi si preparano a farle guerra al vertice europeo.
Ci sono contrattempi che hanno un tempismo perfetto. Certo, non era previsto che la morte di Silvio Berlusconi capitasse proprio nel pieno degli imbarazzi del governo Meloni. E no, non si può dire che fosse una fuga con premeditazione, quella di Ursula von der Leyen in America Latina. Eppure proprio mentre i piani tunisini gonfiati in tandem da Meloni e von der Leyen si sgonfiano come un soufflé cucinato male, e proprio quando l’Europarlamento vuol chiederne conto alla Commissione, ops!, capita



