il punto sulle opere

Olimpiadi, ritardi e sprechi: il solito pasticcio all’italiana

Era il 24 giugno 2019 quando l’Italia si aggiudicò i giochi olimpici invernali del 2026, battendo la Svezia. Passarono meno di sei mesi e l’8 dicembre alcuni pazienti mostravano i sintomi di una nuova malattia virale in Cina: era l’inizio della pandemia di Covid-19. Chissà se i presidenti delle regioni Veneto e Lombardia, Luca Zaia e Attilio Fontana, e il sindaco di Milano Beppe Sala, sapendo quello che sarebbe successo negli anni successivi, avrebbero insistito con tanto vigore per conquistare

Per continuare a leggere questo articolo

VAI ALLA PAGINA DELL’AUTORE