- La procura di Brescia chiude con addebiti le indagini su quattro magistrati milanesi protagonisti della più feroce guerra all’interno della procura lombarda e avvia ad archiviazione la posizione del capo Francesco Greco per la loggia Ungheria.
- Per il pm Paolo Storari, il magistrato che ha rivelato il contenuto dei verbali dell’avvocato Piero Amara, la procura bresciana parla di abusi e violazioni nell’ambito della sua professione.
- Chiuse le indagini anche per i pm Fabio De Pasquale e Sergio Spadaro con l’accusa di rifiuto d’atti d’ufficio nel processo Eni-Shell Nigeria.
Consegnare brevi manu all'ex membro del Consiglio superiore della magistratura Piercamillo Davigo i verbali secretati dell'ex avvocato Eni Piero Amara sulla presunta loggia Ungheria non è stato motivo sufficiente per spostare d'urgenza dal suo ufficio il pm milanese Paolo Storari, l'uomo che ha innescato la più imponente guerra tra magistrati d'Italia. Nessun «comportamento gravemente scorretto» avevano scritto i componenti della sezione disciplinare del Csm, davanti al quale era finito Storari



