I conflitti d’interessi del sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro, elencati dalla A alla Z in un mazzo di carte da gioco con il nome “Scarseando a Venezia”, ovvero riempiendosi le tasche: un riferimento a una battuta del sindaco, che rispetto all’industria del turismo della città disse l’anno scorso «basta magnare e scarseare, mangiare e mettere in tasca». Questa l’iniziativa creativa del comitato di cittadini veneziani, Gruppo 25 aprile, e del gruppo consiliare  di opposizione Terra e Acqua che hanno preparato il mazzo in vista del consiglio straordinario richiesto dopo le inchieste di questo giornale e alle denunce dell’opposizione cittadina.

Il mazzo di carte

Nelle carte, i conflitti d’interessi vengono elencati dalla A di Alilaguna, la società di trasporti sponsor della squadra di basket del sindaco, alla Z di Ztl sul ponte Libertà, attaccato a un area di proprietà del primo cittadino, dove dovranno parcheggiare i non residenti in entrata a Venezia. 

Anzi, non i conflitti d’interessi. «A Venezia siamo già oltre», si legge sul sito de gruppo, «il conflitto presuppone una tensione morale fra interesse pubblico e interessi privati, nel caso nostro la situazione è molto più semplice. Venezia è usata come vetrina e trampolino per una carriera politica nazionale, Venezia è usata come “musina” o bancomat per migliorare il conto economico e/o incrementare il patrimonio netto di soggetti privati. Nessun conflitto, nessuna tensione etica o morale quando ad essere perseguiti, in maniera lucida e coerente anche se non sempre trasparente, sono interessi privati o personali».

L’elenco

Dalla A alla Z, quindi, passando per tutti gli altri casi che coinvolgono il sindaco Brugnaro. La P di Pili, l’area di Marghera acquisita da Brugnaro nel 2006, verso la quale come raccontato da Domani sarà reindirizzato il flusso di turisti in entrata in città, e la R di Reyer, la squadra di basket del primo cittadino, che ha acquistato un terreno agricolo a basso prezzo, tre giorni prima che il consiglio comunale approvasse una variante che lo rendeva edificabile. Ma anche S di sponsor: come si legge nel mazzo, «l’inchiesta giornalistica del quotidiano Domani sembra avere prodotto effetti collaterali sulla lista degli sponsor “visibili” sul sito ufficiale della squadra del sindaco, da cui sono scomparsi alcuni soggetti», come Setten e Village Rent.

La seduta straordinaria del consiglio

Il 21 ottobre ci sarà il consiglio comunale straordinario che era stato chiesto dalle opposizioni il 30 settembre e che si doveva convocare entro un limite massimo di 20 giorni. All’ordine del giorno ci saranno «l’audizione del sindaco e una discussione in merito ai fatti emersi in questi mesi».  

Il 14 ottobre, alcuni senatori del Pd hanno presentato un’interrogazione orale alla ministra dell’Interno, Luciana Lamorgese, sui conflitti d’interessi del sindaco veneziano: nel testo, che ha come primo firmatario Andrea Ferrazzi, si ipotizza che gli atti di Brugnaro possano costituire una violazione dell’articolo 78 del Testo unico degli enti locali. Già nei mesi precedenti, erano state presentate interrogazioni dalla senatrice Orietta Vanin (M5s) e dai deputati Lia Quartapelle e Nicola Pellicani (Pd).

Leggi tutte le puntate dell’inchiesta di Domani su Luigi Brugnaro: 

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