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Quattro anni dopo l’entrata in vigore della lettera apostolica in forma di motu proprio Vos estis lux mundi, nata per contrastare gli abusi, papa Francesco approva una versione aggiornata del documento, in vigore a partire dal 30 aprile.
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Vengono coinvolti anche i laici e non si impone il vincolo del silenzio a chi denuncia o ne è testimone. Viene introdotta, però, un clausola garantista, per «tutelare la buona fama» del presunto abusatore durante le indagini.
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Tra le vittime, anche la categoria di «adulto vulnerabile», in linea con la definizione di «condizione di speciale vulnerabilità» approvata dall’Unesco nella Dichiarazione universale sulla bioetica e i diritti umani nel 2005.
Quattro anni dopo l’entrata in vigore della lettera apostolica in forma di motu proprio Vos estis lux mundi, nata per contrastare gli abusi sessuali e di coscienza nella chiesa cattolica, papa Francesco ha approvato una versione aggiornata del documento, in vigore a partire dal 30 aprile. L’aggiornamento non solo è in linea con le ultime riforme operate dal papa, ma era sentito necessario alla luce delle centinaia di abusi che stanno scuotendo le chiese locali in tutto il mondo e che hanno ri



