Le notizie di oggi 6 gennaio: il bollettino giornaliero sul Covid-19, mai così tanti contagi; l’intervento di Biden per la commemorazione a un anno dall’assalto a Capitol Hill; le dichiarazioni del direttore generale dell’Oms sulla variante Omicron; il tennista Djokovic bloccato in Australia, in attesa del verdetto del giudice; la Francia ha multato Google e Facebook per oltre 200 milioni di euro, per la politica dei cookie; l’Europa donerà 700 milioni di dosi di vaccini, nel 2022; nelle proteste in Kazakistan hanno perso la vita decine di manifestanti e 18 agenti governativi e di polizia; la Corea del nord ha lanciato un missile ipersonico

Bollettino Covid, uperati i 200mila casi in un giorno

Sono 219.441 i positivi  delle ultime 24 ore, contro i 189.109 di un giorno fa,  a fronte di 1.138.310 tamponi effettuati (ieri, 1.094.255.). I decessi registrati sono 198, ieri erano stati 231.

Sale così a un milione e mezzo il bilancio degli italiani attualmente positivi, con un indice di positività che arriva al 19,28 per cento, in aumento rispetto al 17,3 per cento di 24 ore fa. Per la prima volta, dall’inizio della pandemia, si registrano oltre 200mila positivi in una sola giornata. 

Aumentano anche le ospedalizzazioni con 39 pazienti in più in terapia intensiva, nell’ultima giornata, che portano il totale a 1.467. Mentre i ricoverati con sintomi nei reparti ordinari sono 13.827, 463 in più rispetto a ieri. I guariti sono 47.770

Usa, l’intervento di Biden a Capitol Hill

President Joe Biden listens as Vice President Kamala Harris speaks from Statuary Hall at the U.S. Capitol to mark the one year anniversary of the Jan. 6 riot at the Capitol by supporters loyal to then-President Donald Trump, Thursday, Jan. 6, 2022, in Washington. (Drew Angerer/Pool via AP)

Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha criticato duramente il suo predecessore Donald Trump nel corso della cerimonia per ricordare le vittime dell’assalto al Campidoglio, avvenuto un anno fa. Biden ha accusato Trump di essere responsabile dell’attacco costato la vita a cinque persone e ha descritto l’ex presidente come un pericolo per la democrazia.Trump «ha una pugnale puntato alla gola della democrazia», ha detto Biden.

«L’ex presidente ha incitato la folla ad attaccare mentre sedeva nell’ufficio Ovale della Casa Bianca, guardando in tv quello che stava accadendo», ha detto Biden, che nel suo discorso non ha mai nominato Trump per nome. «È stata un’insurrezione armata», alimentata dalla «rete di bugie sull’esito delle elezioni del 2020 creata dall'ex presidente».

«Questa non è una terra di re, dittatori o autocrati, siamo una nazione di leggi», ha detto Biden che riferendosi a molti repubblicani ha aggiunto: «Sembrano non voler più essere il partito di Lincoln, Eisenhower, Reagan, dei Bush».

 «Ecco la verità: l'ex presidente degli Stati Uniti ha creato e diffuso una rete di bugie sulle elezioni del 2020. Lo ha fatto perché preferisce il potere al principio. Perché il suo ego ferito conta più per lui della nostra democrazia o della nostra Costituzione», così il presidente Biden in un passaggio del suo discorso, riportato anche sulla sua pagina Twitter.

Oltre ai cinque decessi, altre decine di persone sono rimaste ferite quando, un anno fa, i manifestanti pro-Trump hanno cercato di occupare il palazzo dove hanno sede le due camere del Congresso degli Stati Uniti.

Oms, Omicron meno grave di Delta ma causa ricoveri e morti

Tedros Adhanom Ghebreyesus, Director General of the World Health Organization (WHO), Salvatore Di Nolfi/Keystone via AP

Il direttore generale dell'Organizzazione mondiale della sanità, Tedros Adhanom Ghebreyesus, in un briefing con la stampa ha affermato che la variante Omicron «sembra essere meno grave rispetto a Delta, specialmente per i vaccinati», ma «ciò non significa che debba essere classificata come “lieve”.  Proprio come le varianti precedenti, infatti, sta causando ricoveri e morti».

Il direttore ha aggiunto che «lo tsunami di casi è così grande e rapido che sta travolgendo i sistemi sanitari di tutto il mondo».

Il tennista Djokovic potrebbe essere espulso dall’Australia

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Il tennista serbo Novak Djokovic, numero uno al mondo secondo la classifica mondiale degli Atp (Association of Tennis Professionals), è stato bloccato alla frontiera australiana perché in possesso di una esenzione dalla vaccinazione contro il Covid-19 considerata «non valida». Al momento Djokovic è detenuto in un hotel del governo in attesa della decisione di un giudice.

Atterrato il 5 gennaio a Melbourn, per giocare il 17 gennaio agli Australian Open – il primo dei quattro tornei annuali di tennis del Grande Slam –  è stato invitato a ripartire, dopo che i funzionari dell'Australian Border Force, la polizia di frontiera, hanno giudicato invalida la sua esenzione medica dalla vaccinazione. Djokovic ha fatto ricorso  contro la decisione.

La possibilità del nove volte campione di giocare agli Australian Open, a partire dal 17 gennaio, rimane nel limbo. Il giudice della Federal Circuit Court, Anthony Kelly, ha affermato che c'è stato un ritardo nel ricevere la richiesta di revisione delle decisioni sui visti e il divieto temporaneo di espulsione di Djokovic. Un avvocato del governo ha concordato che il 34enne Djokovic non dovrebbe essere espulso prima di venerdì, mentre l'udienza è stata rinviata a lunedì.

Francia, multa di oltre 200 milioni per Google e Facebook

The Associated Press

In Francia, la Cnil (Commission Nationale de l'Informatique et des Libertés), l’organo garante della privacy, ha irrogato una multa di oltre 200 milioni di euro a Google e Facebook, per non aver reso facile agli utenti di rinunciare al monitoraggio online tramite i cookie.

Si tratta di una sanzione di 150 milioni di euro per Google e di un’altra di 60 milioni di euro per Facebook. Con in più la minaccia di multe giornaliere per 100mila euro se, nell’arco dei prossimi tre mesi, le multinazionali non renderanno più semplice per gli utenti in Francia il rifiuto dei cookie.

L’autorità ha spiegato che per gli utenti di Francia sono «necessari diversi clic per rifiutare tutti i cookie». I visitatori delle pagine di Facebook, di Google e di YouTube vengono spinti ad accettarli, cioè a dare il proprio consenso in maniera non libera. «Dunque, una violazione delle norme francesi sulla protezione dei dati», come ha affermato la Cnil.

L’Unione europea donerà 700 milioni di dosi nel 2022

La presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ha annunciato su Twitter che Team Europe donerà 700 milioni di dosi di vaccino in questo nuovo anno. Von der Leyen ha ricordato che l’Unione europea è il più grande donatore di vaccini contro il Covid e che nel 2021 l’Unione ha già condiviso 380 dosi. 

Team Europe è un gruppo che riunisce gli stati membri dell’Unione, le loro agenzie esecutive e banche pubbliche di sviluppo, la Banca europea per gli investimenti (Bei) e la Banca europea per la ricostruzione e lo sviluppo (Bers). È nato nell’aprile 2020, per esprimere una risposta coordinata e collettiva alla pandemia, dentro e fuori i confini dell’Ue.

Kazakistan, decine di morti a causa delle proteste

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Secondo l’agenzia di stampa russa Ria Novosti, il numero di funzionari della sicurezza uccisi negli scontri in Kazakistan è salito a 18, mentre 748 sarebberi i feriti, appartenenti agli organi degli Affari interni e aò personale militare della Guardia nazionale. Le persone che sono state sottoposte a detenzione sarebbero 2298. 

Nella mattinata, la polizia di Alamaty, la più grande città del Kazakistan, aveva parato di 12 ufficiali uccisi negli scontri con i manifestanti e uno trovato decapitato. Mentre 353 sarebbero stati gli agenti feriti. Negli scontri avrebbero perso la vita anche decine di manifestanti.

Le proteste, iniziate il 5 gennaio, vertono sull'aumento del costo del gas, scaturito dalla decisione del governo kazako di eliminare il limite massimo al prezzo del Gpl.

L’alleanza militare guidata dalla Russia, l'Organizzazione del Trattato di sicurezza collettiva, ha dichiarato che invierà truppe di stabilizzazione in Kazakistan su richiesta del presidente Kassym-Jomart Tokayev.

la portavoce per gli affari esteri della Commissione europea, Nabila Massrali, nel briefing quotidiano con la stampa, ha espresso la presa d’atto da parte della Ue rispetto alla richiesa del presidente kazaco di un intervento militare alla alleanza militare guidata dalla Russia.

«Prendiamo atto della decisione del presidente Toqaev di chiedere assistenza del Csto (l'Organizzazione del Trattato di sicurezza collettiva guidata dalla Russia) per inviare forze di pace in Kazakistan per un periodo di tempo limitato al fine di contribuire a stabilizzare la situazione. Ne prendiamo atto ma è ovvio che tale intervento dovrebbe rispettare la sovranità e l'indipendenza del Kazakistan». 

La portavoce ha affermato la necessità di porre fine alle violenze: «Bisogna fermare la violenza. Chiediamo moderazione da tutte le parti e una risoluzione pacifica della situazione ora, ovviamente, l'Ue è pronta e disposta a sostenere un dialogo nel paese».

Nella serata del 5 gennaio, la residenza presidenziale ad Almaty era stata data alle fiamme. I disordini erano iniziati nella mattinata, quando dei manifestanti avevano preso il controllo dell'edificio del comune ad Aktobe, e fatto irruzione in quello della città di Almaty, appiccando il fuoco.

Il presidente Kassym-Jomart Tokayev aveva dichiarato lo stato di emergenza in tutto il paese, compresa la capitale, Nur-Sultan, fino al 19 gennaio, con un coprifuoco notturno fra le 23 e le 7. Aveva affermato che intendeva «agire nel modo più duro possibile», mentre la polizia aveva iniziato a usare blindati, gas lacrimogeni e granate per disperdere i dimostranti.

La Corea del nord ha lanciato un missile ipersonico

KCNA via KNS

L’agenzia stampa statale nordcoerana, Kcna, ha reso noto che la Corea del nord ha effettuato un test balistico lanciando un missile ipersonico. 
Due giorni prima dell’annuncio nordcoreano, il lancio era stato reso noto dai militari della Corea del sud: avevano parlato di un «proiettile non identificato», lanciato alle 08.10 ora locale, da un sito della provincia settentrionale di Jagang, al confine con la Cina, e  finito in mare, al largo delle coste orientali sudcoreane a 500 km dal Giappone.

Gli Stati Uniti hanno affermato che il lancio di missili balistici da parte della Corea del nord «evidenzia l'impatto destabilizzante del programma di armi illecite di Pyongyang», ma non rappresenta una minaccia immediata per il territorio degli Stati Uniti o per i suoi alleati, la Corea del sud e il Giappone, verso i quali l’impegno statunitense rimane «ferreo».

Si è trattato del primo episodio di test missilistico del nuovo anno, l’ultimo test risale allo scorso ottobre. Il regime nordcoreano è sottoposto a sanzioni internazionali per la sua politica di sviluppo di bombe nucleari e missili in grado di portare testate nucleari, intrapresa in violazione delle risoluzioni delle Nazioni unite. 

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