I figli di Vincenzo Muccioli, fondatore della comunità di San Patrignano, hanno querelato per diffamazione aggravata la società Netflix che ha realizzato il documentario “SanPa - Luci e tenebre di San Patrignano” incentrato sulla storia della comunità di recupero per tossicodipendenti nata nel 1978.

Secondo i figli Andrea e Giacomo la serie, che ha diviso il dibattito pubblico ta chi si è schierato a favore del metodo Muccioli e chi contro, ha attuato una ricostruzione distorta della storia della comunità.

«I figli del fondatore di Sanpa lamentano, innanzitutto, come, all’interno della docu-serie, Vincenzo Muccioli venga indicato come misogino e omosessuale. La causa della sua morte, inoltre, viene attribuita all’Aids. Ovvero a un’infezione da Hiv, contratta a causa del suo stile di vita e dei suoi comportamenti privati. I familiari rilevano che nessuna di tali affermazioni, indiscrezioni, pettegolezzi, presentati a milioni di persone, è vera. Quindi ne lamentano la assoluta falsità» scrivono i legali della famiglia, specificando che la querela è rivolta anche alla società di produzione 42 realizzatrice del documentario e non soltanto alla casa di produzione americana.

«Dalla messa in onda della fiction la loro vita privata e quella dei loro familiari – aggiungono gli avvocati – è stata travolta, da continue domande, richieste da parte di amici, conoscenti, persone comuni, sulla veridicità di quanto affermato e rappresentato nella docu-serie. Si sono trovati colpiti e feriti in quanto c’è di più prezioso: memoria, reputazione e onorabilità di un padre scomparso».

Concludono chiedendo alla magistratura di valutare la sussistenza di eventuali violazioni di legge e responsabilità penali nella realizzazione della serie.

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