Muoversi in una zona grigia

Dopo l’allontanamento della Santa sede per l’ex priore di Bose l’esilio è già finito

  • Dopo l’allontanamento dalla comunità da lui fondata a Bose, l’ex priore si sta già reinventando: ha acquistato una cascina ad Albiano d’Ivrea ed è invitato da diversi vescovi italiani a eventi e seminari.
  • Ma quanto pesa il decreto di allontanamento firmato dalla segreteria di Stato vaticana, se a Bianchi viene ancora concesso di muoversi in ambienti accademici e culturali, invitato dai vescovi di tutta Italia? 
  • Chissà se l’acquisto di un immobile a 15 chilometri dalla sua Bose, farà di Bianchi la nemesi della comunità da lui fondata, malgrado i tentativi della fraternità di cambiar pagina chiesti dallo stesso papa.

«Come è duro lo scendere e ‘l salir per l’altrui scale» diceva nella Commedia Cacciaguida al suo discendente Dante Alighieri, profetizzandogli un duro esilio. Nulla a che vedere con quello dell’ex priore Enzo Bianchi dopo la rottura, avvenuta lo scorso giugno, con la comunità di Bose da lui fondata nel 1965. Il 13 maggio 2020, infatti, papa Francesco approvava il decreto singolare del suo allontanamento a tempo indeterminato dopo che, né le sue dimissioni formali né la guida dell’attuale prio

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