- Il 14 maggio 1993 il primo attentato sul “continente” contro Costanzo. Il primo di una lunga guerra allo stato
- Dopo la mattanza di Falcone e Borsellino, le bombe dei corleonesi colpiscono passanti e patrimonio artistico
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Pioveva a dirotto il 14 maggio 1993. L’orologio segnava le ore 21:35, minuto più minuto meno. In via Fauro, strada dell’elegante quartiere Parioli di Roma, un boato scuoteva i vetri delle abitazioni. I cornicioni crollarono, il muro di recinzione di una scuola si sbriciolò. L’autobomba era stata piazzata lì per Maurizio Costanzo. Non ci furono morti, solo feriti, tra questi nel bollettino di guerra comparivano due guardie del corpo del celebre conduttore, scomparso poche settimane fa. Il pian



