- Alcuni scienziati inglesi hanno scelto 36 volontari giovani e sani e a ciascuno di loro hanno deliberatamente inoculato una piccola quantità, seppur pericolosa, di SarS-CoV-2 per studiare come si sviluppa e si evolve il Covid.
- Dei 34 individui inoculati col virus (due sono stati subito scartati perché avevano subito sviluppato anticorpi, frutto di una infezione precedente non rilevata), solo diciotto, cioè il 53 per cento, si è infettato, mentre sedici, il restante 47 per cento, anche se ha ricevuto il virus non è stato infettato e non ha avuto sintomi.
- Gli scienziati stanno continuando le loro ricerche per capire come mai così tanti dei soggetti ai quali hanno inoculato il Sars-CoV-2 non si siano infettati.
Sul sito di Nature, la rivista scientifica più importante del pianeta, il 2 febbraio è stato pubblicato un articolo sul Covid-19 destinato a far discutere ma fondamentale. Lo studio, condotto da un gruppo di scienziati dell’Imperial College di Londra guidati da Christopher Chiu, si intitola: “Sicurezza, tollerabilità e cinetiche virali durante una sfida umana col Sars-CoV-2”. In cosa consiste? Scrivono gli autori: «Per stabilire un nuovo modello di sfida umana col Sars-CoV-2, abbiamo inoculato



