- Di fronte alle voci di alleanze improbabili dopo le elezioni, è d’obbligo riflettere su come siano cambiate le visioni della cultura politica di destra e di sinistra, contribuendo allo smarrimento degli elettori
- Nel suo saggio del 1987 A Conflict of Visions, Thomas Sowell divide gli uomini in “constrained” e “unconstrained”. I primi conservatori e fautori di un progresso controllato, i secondi progressisti e favorevoli ad una umanità che procede con prove di forza verso grandi ideali
- Oggi però è la destra che sembra incarnare i modi incendiari dei progressisti di 40 anni fa, mentre la sinistra è rappresentata da un conservatorismo compassato
È noto che la politica italiana ha il dono di rendere verosimili anche le ipotesi più improbabili. Rientrano in questa categoria i rumors che prevedono una destra, vincente nella tornata elettorale, proporsi poi con un profilo di governo più moderato avvicinandosi a identità catalogate come di sinistra fino a poco tempo fa. Nessuno può sapere se accadrà, ma il fatto stesso che questi scenari non vengano esclusi ci fa riflettere su un fattore che non possiamo trascurare: lo smarrimento dell’el



