SCENARI – GUERRA FREDDISSIMA

La strategia del contenimento della Russia non è mai finita

Valentina Petrova
Valentina Petrova
  • Da tempo il deterioramento dei rapporti fra Russia e Stati Uniti ha portato media e analisti a parlare di una “nuova Guerra fredda”.
  • L’evidente disparità fra le due potenze e il venir meno dei pretesti ideologici del conflitto mette in luce la vera natura dell’opposizione, erede del “grande gioco” che nel XIX secolo contrappose l’impero russo a quello britannico. 
  • Questo articolo fa parte dell’ultimo numero di Scenari, “Guerra freddissima”, in edicola dal 2 settembre.

Già prima dell’inizio dell’“operazione militare speciale” russa in Ucraina, le relazioni tra Russia e Stati Uniti si erano deteriorate a tal punto che giornali, media e persino politici non hanno esitato a parlare di una “nuova guerra fredda”. Questa espressione, infatti, è stata lanciata nel 2008 dal giornalista britannico Edward Lucas, in un libro intitolato appunto The New Cold War: Putin’s Russia and the Threat to the West. All’epoca, lo scopo del libro era soprattutto quello di denunciar

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