POLITICA – Desolazione elettorale

I cinquant’anni in cui si è svuotata l’Italia

A man reads a poster displaying the list of the candidates at a polling station on the occasion of the Italian general elections in Fiuggi, Italy, Sunday, March 4, 2018. (AP Photo/Gregorio Borgia)
A man reads a poster displaying the list of the candidates at a polling station on the occasion of the Italian general elections in Fiuggi, Italy, Sunday, March 4, 2018. (AP Photo/Gregorio Borgia)
  • Il salto nel voto è un salto nel vuoto. Il Vuoto. È il grande protagonista di questa stagione. Un vuoto territoriale, economico, sociale. E politico
  • Le sue origini si possono rintracciare nell’anno in cui tutto sembrava cambiare: era il 1975 quando uscì l’articolo di Pier Paolo Pasolini sul Corriere della Sera, intitolato “Il vuoto di potere in Italia”
  • Senza la ricostruzione della politica non si riempie il vuoto. M la campagna elettorale non ha indicato soluzioni, se non il presidenzialismo agitato dal centrodestra che allargherebbe il vuoto anziché colmarlo

«È il solito settembre che si scioglie/ nel suo vicino ottobre, non doveroso caldo / ma una luce argentata che sorprende. / Ancora le stagioni hanno potere / se anche gli indaffarati oggi chiamano / e annunciano che la giornata è bella, / irresistibile...». Ancora le stagioni hanno potere, nonostante il cambiamento climatico in corso. Ma il solito settembre dipinto da Patrizia Cavalli si scioglie nel 2022 in una insolita giornata elettorale. Insolita perché mai si è vista una elezione politic

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