- La vigente normativa sulle zone di rischio “a colori”, con le relative chiusure all’aggravarsi della situazione, non sarebbe coerente con il principio ispiratore del “green pass” rafforzato: evitare nuove restrizioni ai vaccinati.
- Se vi fossero altre chiusure pure per i vaccinati, si minerebbe la fiducia di chi si è sottoposto a vaccino contando sulla certificazione verde come “strumento di libertà”, tanto più nella versione rafforzata.
- Si arriverà probabilmente a una revisione dei parametri di rischio e della disciplina delle restrizioni almeno in zona arancione, per non penalizzare i vaccinati. In zona rossa, invece, resterebbe il lockdown per tutti, come in Austria
L’Italia è a uno snodo importante nella gestione della pandemia. Il governo si appresta a varare una stretta per fronteggiare la nuova ondata di contagi – molti paesi europei registrano un aumento di casi preoccupante – che si tradurrà nel rilascio della certificazione verde solo a guariti e vaccinati (è il cosiddetto super green pass). Dopo mesi e mesi di produzione normativa emergenziale, serve provare a capire se questa novità sia coerente con le disposizioni attualmente vigenti. In partic



