Forme nuove

Abiti, corpi e identità. Così la moda distrugge il binomio sesso-genere

London Fashion Week Autunno Inverno 2022/2023. Collezione Harris Reed (AGF)
London Fashion Week Autunno Inverno 2022/2023. Collezione Harris Reed (AGF)
  • In questi ultimi anni la moda si è mossa con più determinazione, registrando le istanze della comunità Lgbtq+ che ripensa creativamente il sesso, il genere e le relazioni.
  • Così influenza il superamento degli stereotipi, e contemporaneamente, sottolinea come i territori della sessualità siano segnati dall’ambiguità, in quel movimento che è la ricerca dell’essenziale.
  • Oggi, la sfida di alcuni autori è quella di riuscire a far leva sulla capacità trasformativa della moda e sulla valorizzazione dell’elemento di unicità.

Quella di Maria Luisa Frisa, iconica e ironica curatrice e professoressa universitaria, è forse la penna più autorevole che oggi scriva, in Italia, di come i vestiti e i corpi, l’eleganza e il pensiero, l’abito, l’habitus, le abitudini e gli habitat si forgiano a vicenda, in un dialogo teorico e materiale che chiamiamo, semplificando un po’, «moda». Qualche anno fa ha condensato i suoi molti anni di studio e di pratica culturale della moda (corsi, mostre, cataloghi, collaborazioni ai più alt

Per continuare a leggere questo articolo