L’anniversario pubblicato da Feltrinelli vince – come da previsioni – il Premio Strega. Guidava già la cinquina e ha trionfato con 194 voti
Andrea Bajani ha vinto la LXXIX edizione del Premio Strega con L'anniversario, pubblicato da Feltrinelli. Un verdetto che non ha tradito le attese: lo scrittore - che ha già partecipato al più ambito riconoscimento lettera rio nel 2021 entrando in cinquina con Il libro delle case - era dato da settimane come superfavorito.
Bajani guidava la cinquina votata lo scorso 4 giugno al teatro Romano di Benevento. Il totale dei voti espressi, 646 (pari al 92 per cento degli aventi diritto), ha portato alla vittoria il romanzo di Bajani con 194 voti. Seguono Elisabetta Rasy, Perduto è questo mare (Rizzoli) con 133 voti, Nadia Terranova, Quello che so di te (Guanda) con 117 voti, Paolo Nori, Chiudo la porta e urlo (Mondadori) con 103 voti, Michele Ruol, Inventario di quel che resta dopo che la foresta brucia (TerraRossa) con 99 voti.
Il Premio è stato assegnato da una giuria composta dai voti dei 400 Amici della domenica, a cui si aggiungono come di consueto 245 votanti dall'estero selezionati da 35 Istituti italiani di cultura nel mondo (che esprimono ciascuno 7 giurati tra studiosi, traduttori e appassionati della nostra lingua e letteratura), 25 voti collettivi provenienti da scuole, università̀ e circoli di lettura delle Biblioteche di Roma, 30 voti di lettori forti scelti nel mondo delle professioni e dell'imprenditoria. La cerimonia si è svolta diversamente dagli altri anni all’assenza del ministro della Cultura. Alessandro Giuli nei giorni scorsi aveva polemizzato sul fatto di non aver ricevuto una copia dei cinque libri in finale.
La complessità
«Siamo in un momento di grande violenza diffusa, e alla violenza si risponde spesso con la semplificazione. I libri possono restituire la complessità delle cose, e credo che di questo abbiamo bisogno» ha detto Bajani dopo la vittoria. «Auspico invece che i lettori affrontino anche i tabù, come quello radicato nella nostra cultura per cui alcuni uomini credono di poter comandare per diritto di genere: a loro deve arrivare un messaggio chiaro, perché da loro deve partire un cambiamento».
E ancora: «Non esiste solo la famiglia tradizionale: le famiglie sono organismi sociali che si trasformano, vivono metamorfosi e devono essere libere di farlo. I ragazzi, più di tutti, hanno capito questo messaggio: la loro attenzione è la conferma che i giovani hanno voglia di leggere e di confrontarsi».
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