Cultura

Matteo Garrone: «Non si può più accettare che si rischi la vita per emigrare»

Il regista di Io Capitano, vincitore del Leone d’argento alla Mostra del cinema di Venezia racconta la genesi del suo film: «Il mio primo intento era dare forma visiva all’esperienza di questi giovani migranti, ma era importante farlo dal loro punto di vista, con i loro piccoli momenti di quotidianità». 

L’infinita standing ovation (circa 13 minuti) che ha salutato la fine della prima proiezione di Io Capitano il 6 settembre pomeriggio a Venezia, lasciava presagire vittorie. Miglior regia, miglior attore emergente (il giovane senegalese Seydou Sarr) più vari premi minori, coronano un film straordinario. In quel lungo applauso si è liberato in Sala Grande una serie di sentimenti fin lì compressi. Di certo appagamento per un capolavoro assoluto che riesce a infilarsi nei meandri dell’inferno te

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