FINZIONI – IL MENSILE CULTURALE

Milano, se la casa diventa un miraggio

(Carlo Cozzoli/LaPresse)
(Carlo Cozzoli/LaPresse)
  • Negli anni Duemila, con l’obiettivo di “ricostruire la grande Milano”, l’amministrazione comunale ha cercato di riportare i ceti medi e superiori a vivere in città 
  • L’operazione si è basata sull’offerta di alloggi esclusivamente in proprietà e a libero mercato: una scelta che ha profondamente influenzato il mercato immobiliare della città
  • Questo articolo si trova sull’ultimo numero di FINZIONI – il mensile culturale di Domani. Per leggerlo abbonati a questo link o compra una copia in edicola

Nella Milano ancora intontita dallo shock di Tangentopoli dei primissimi anni 2000, l’amministrazione comunale si dava l’obiettivo di “ricostruire la grande Milano”. Non si trattava tuttavia di una generosa visione metropolitana, bensì dell’idea più prosaica di riportare il territorio del comune di Milano alle dimensioni demografiche raggiunte nel corso degli anni Settanta e mai più eguagliate. La parola d’ordine era riportare i ceti medi e superiori a vivere (e reinvestire) nella città dopo an

Per continuare a leggere questo articolo