Il decennio più lungo del secolo breve

Le tensioni dei lunghissimi anni Settanta segnano ancora il nostro presente

©lapresse archivio storico politica Roma 16-12-1970 Manifestazione nella foto: un momento di una manifestazione studentesca e dei lavoratori per protestare contro la repressione governativa in relazione ai fatti di Milano e contro il governo spagnolo per i fatti di Burgos durante l'autunno caldo BUSTA 56/15
©lapresse archivio storico politica Roma 16-12-1970 Manifestazione nella foto: un momento di una manifestazione studentesca e dei lavoratori per protestare contro la repressione governativa in relazione ai fatti di Milano e contro il governo spagnolo per i fatti di Burgos durante l'autunno caldo BUSTA 56/15
  • Una parabola lunga 16 anni, dagli angeli del fango dell’alluvione di Firenze fino alla vittoria degli Azzurri al Mundial: sono i Settanta italiani, «il decennio più lungo del secolo breve», descritti nell’ultimo libro di Miguel Gotor
  • Il catalogo di eventi (politici, economici, di costume, ma soprattutto terroristici e criminali) che Gotor squaderna nel libro è sterminato
  • L’autore non tralascia nulla e riesce a collocare le vicende italiane nel contesto geopolitico di quegli anni 

Fu lo storico inglese Eric Hobsbawm a definire il Novecento «secolo breve», fissandone l’inizio allo scoppio della prima guerra mondiale e il termine al crollo dell’impero sovietico. Una categorizzazione di grande fortuna che Miguel Gotor riprende nel sottotitolo del suo Generazione Settanta da poco uscito per Einaudi, contrapponendovi un’analoga “licenza” storiografica: Storia del decennio più lungo del secolo breve. 1966-1982. I Settanta italiani, secondo questa lettura, sono insomma dura

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