- Il successo dei Måneskin ha aperto molte riflessioni, anche nel mondo della letteratura. Si può immaginare un fenomeno simile nel mondo dei libri?
- Si tratta di una suggestione interessante, perché è innegabile quanto il successo planetario che attualmente vede coinvolti i Måneskin sia qualcosa di inaspettato per la cultura di un paese come l’Italia.
- Attualmente sembra necessaria la ricerca di prospettive e posture davvero (davvero!) inedite, ma anche concretamente popolari (senza snobbare mai più questo concetto), per offrire alla platea di persone che leggono uno sconvolgimento che forse, in letteratura, non si prova da troppo tempo.
Il successo dei Måneskin – vincitori di Sanremo e, al momento, la band italiana più famosa al mondo, grazie anche alla vittoria sul palco dell’Eurovision – ha aperto a tantissime riflessioni. Una in particolare si è fatta largo nelle bolle online di “chi fa cose di libri”, dove rimbalza sempre più frequentemente una sorta di concetto/istanza: anche in letteratura, per il suo bene, ci vorrebbe un fenomeno come quello dei Måneskin. Ci si è chiesti: e se fosse possibile scuotere così altri ambiti



