- Le fotografie di Giovanna Silva e la ricerca di Lucia Tozzi puntano a raccontare il lavoro stratificato degli architetti e degli urbanisti che hanno pensato le forme dell'architettura civile nel Novecento, dai moltissimi quartieri di case popolari al campus del Policlinico, dalla Mostra d'Oltremare al ruolo fondamentale della Metropolitana.
- I suoi scatti a mano libera, perlopiù prodotti per mezzo di uno smartphone, in esterno e ad altezza d’uomo, hanno per oggetto privilegiato le architetture prodotte nell’ultimo secolo, ma inquadrate per sineddoche.
- Mentre nelle altre città d’Italia e d’Europa si riscoprono, dopo anni di pregiudizio neoliberista, i quartieri e le case di edilizia pubblica, la loro funzione fondamentale per la società e la cultura, e spesso anche la loro bellezza, a Napoli questi interventi sembrano destinati a restare nell’oblio, oscurati dall’altra metà della storia, il sacco edilizio.
Giovanna Silva fa come Thomas Jones. Alla fine del Settecento, quando Napoli era una tappa fondamentale del Grand Tour e gli artisti accorrevano da tutta Europa per dipingere le eruzioni spettacolari del Vesuvio e le vedute del golfo a volo d’uccello, riempiendole di pittoreschi popolani e dettagli stucchevoli, Thomas Jones come un punk occupava la sua tela con il muro scrostato del palazzo di fronte alla sua stanza e una striscia di cielo. Ancora oggi Napoli è oppressa dal pittoresco: un pit



