- Strappare lungo i bordi trabocca di cose da maschi, dal bagno in cui la tazza è «solo un’indicazione» alla «schicchera de testosterone», ma quella che mi rapisce di più è la schiena storta del protagonista. Che poi è la schiena storta dell’autore.
- A guardarla per storto, come il quadro di Leonardo in cui Freud vide un avvoltoio, la serie rivela dettagli obliqui che già stanno alzando un casino politico laddove l’accento di Roma non è un tema di discussione nazionale, tipo la bandiera del Kurdistan.
- Amare le femmine, ci rammenta Calcare esibendo l’inevitabile retaggio d’omofobia introiettata di qualsiasi infanzia prossima al Raccordo (tipo la mia), è da froci. Ma mica bisogna essere froci per non essere “straight”, che in inglese vuol dire sia dritto che il contrario di queer. Basta stare storti. Clicca qui per iscriverti gratuitamente alla newsletter e segui tutti i contenuti di Cose da maschi.
Il più tenero e perturbante dei dipinti di Leonardo al Louvre è un triplice abbraccio che unisce due madri, Maria e Anna, a Gesù bambino e a un agnellino, al cospetto di un lontano, solitario albero. I corpi umani e animali sono tutti una curva, anche i minerali sullo sfondo appaiono flessi come onde. L’albero è l’unico personaggio dritto. Se si adagia verso destra quel fusto verticale, il quadro, ruotando, rivela una sesta segreta figura che Sigmund Freud aveva scoperto (o forse si era inven



