- Finita la camionata di ghiaia biologica e materica rovesciata su Milano dal “Mobile” – come si dice – che fa sgorgare lacrime di gioia alcolica alla città, quel che rimane sono “disininstalli”, smontaggi di baracconi per eventi, scatole imballate.
- Già se ne vanno in giro i modelli sempre magrissimi e sempre più pischelli, e sempre più diafani delle sfilate-uomo che iniziano sabato. Li vedi con il book in mano, e tentano la lotteria dell’essere scelti.
- Una non-Milano che è invece una Milano che speriamo ci sarà, una nuova modalità di intervenire sullo spazio urbano che scavalca l’ossessione per zone e quartieri a cui trovare il nome, e prova a costruire una città differente.
Finita la camionata di ghiaia biologica e materica rovesciata su Milano dal “Mobile” – come si dice – che fa sgorgare lacrime di gioia alcolica alla città, quel che rimane sono “disininstalli”, smontaggi di baracconi per eventi, scatole imballate. E una calura schifosa che rende le cose tutte bianche, anche i camion e i cristiani che invece lavorano adesso, dopo che tutto questo uragano di liquidi sembra essere finito. Basti pensare al conteggio sui gigalitri o tetralitri di vino bianco consuma



