- L’architettura contemporanea si basa sulla formula: «Ciò che è funzionale è necessariamente bello». Partito preso sorprendente, in quanto lo spettacolo della natura contraddice di continuo quel postulato
- Dovendo consentire una circolazione rapida degli individui e delle merci, tende a ridurre lo spazio alla sua dimensione puramente geometrica
- L’architettura contemporanea tende dunque a dotarsi di un programma semplice, così riassumibile: costruire le corsie dell’ipermercato sociale
Il grande pubblico, si sa, non ama l’arte contemporanea. È una constatazione banale che, di fatto, si riferisce a due atteggiamenti opposti. Transitando per caso in un luogo dove si trovano esposte opere pittoriche o scultoree contemporanee, il visitatore medio si ferma sì davanti ai quadri o alle sculture presentate, ma il più delle volte lo fa solo per riderci su. Il suo atteggiamento oscillerà tra il divertimento ironico e il sarcasmo puro e semplice; in ogni caso, privilegerà il registro de



