1963-2022

L’oscuro abisso che ha travolto Sylvia Plath e altre donne

  • Stare bene è un lavoro. Fingere di stare bene è molto peggio. Truffare il mondo costa una fatica inaudita. Nessuno meglio di Sylvia Plath sapeva che la perfezione era una maledizione.

  • Ted Hughes era il suo grande amore. Insieme, si erano costruiti un inferno lastricato di case luminose, figli e feste di Natale con addobbi rosso sangue. Era la messa in scena dell’inganno: se ci credono gli altri, poi ci credo anche io.

  • L’inganno termina l’11 febbraio del 1963, all’alba. Per capire cosa si frantuma in lei, è uscito da poco Euforia. Un romanzo su Sylvia Plath, di Elin Cullhed, pubblicato da Mondadori, che racconta i 365 giorni precedenti a quella mattina di febbraio particolarmente fredda.

Stare bene è un lavoro. Fingere di stare bene è molto peggio. Truffare il mondo costa una fatica inaudita. Nessuno meglio di Sylvia Plath sapeva che la perfezione era una maledizione. Eppure, non riusciva a smettere di essere perfetta. Ted Hughes – il marito che non sopportava più il suo sorriso esagerato – le diceva che le si sarebbe pietrificato il viso, e che aveva già le zampe di gallina attorno agli occhi. E Sylvia? Continuava a cucinare bugie e sorrisi perché voleva risultare comunque

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