- Ora esce una sua raccolta di satire sugli intellettuali; Non leggete i libri, fateveli raccontare, pubblicato da Neri Pozza, è un vademecum esilarante per giovani che vogliano far carriere nelle case editrici, «purché sprovvisti di talento».
- La vita agra, il suo maggior successo, uscito nel 1962, «una solenne incazzatura», era la storia di un intellettuale maremmano che arriva a Milano per far saltare in aria la sede di una grande impresa di idrocarburi, ma alla fine rinuncia e si integra.
- Bianciardi è un caso singolare: la sua ossessione, che caratterizza ogni buon scrittore, non si risolve una volta per tutte con il parto del libro, ma in lui mette radici come condizione perenne.
Quando uscì La vita agra, nel 1962, a Luciano Bianciardi, travolto da un inaspettato successo, fu offerto di collaborare al Corriere della Sera. Indro Montanelli, firma importante del giornale, si era molto divertito a leggere il romanzo di quel toscano come lui, quel romanzo che, a detta del suo autore, era sgorgato come «una grossa pisciata in prima persona», era nato da «una solenne incazzatura». Il libro vendette e fece discutere. L’Italia del boom aveva trovato il proprio dissacratore ch



