A un anno e mezzo dal primo esperimento, che è stato un successo seguito da altre due edizioni delle nostre "inchieste sostenute dai lettori", ci rivolgiamo nuovamente ai lettori di Domani per chiedere di sostenere il lavoro di inchiesta in profondità di alcuni giornalisti freelance che hanno deciso di scommettere sul nostro giornale (e sui suoi lettori), come noi abbiamo deciso di scommettere sulla loro bravura. Rispetto alle prime "inchieste sostenute dai lettori", le tre che vi proponiamo oggi sono più ambiziose, su temi molto vasti e con un programma di lavoro che si proietta sui prossimi mesi, almeno fino alla fine dell'anno. 

Per ogni euro versato dai lettori, Domani ne aggiunge un altro fino al raggiungimento dell’obiettivo. Se volete contattare i giornalisti autori delle inchieste che state sostenendo, potete scrivere a lettori@editorialedomani.it. 

Carcere, inferno quotidiano

La prima sarà su "Carcere, inferno quotidiano". Isabella De Silvestro e Luigi Mastrodonato intraprenderanno un viaggio nella quotidianità degli istituti di pena, quella che normalmente le cronache non raccontano. Fanno notizia fatti eclatanti, come il pestaggio di Santa Maria Capua Vetere che è stato proprio Domani, con Nello Trocchia, a rivelare.

Ma le piccole angherie quotidiane che infliggono ai carcerati l'abbrutimento al posto del reinserimento nella società non fanno notizia, e proprio per questo vanno raccontate con pazienza, giorno per giorno, con una serie di articoli che si succederanno con ritmo costante per i prossimi mesi.

Geografia dello sfruttamento dei lavoratori

Cecilia Ferrara e Rachele Gonnelli vi propongono un'inchiesta intitolata "Geografia dello sfruttamento dei lavoratori". Anche questa volta vi offriamo un approccio diverso dal titolo eclatante. Bassi salari, alta precarietà e negazione dei diritti sono un cancro della società italiana, ne sono vittime i lavoratori più indifesi ma alla fine è l'equilibrio di tutto il sistema economico a essere messo in discussione.

Crediamo che l'unico modo di fare seria informazione su questo tema sia il racconto paziente e dettagliato delle piccole storie che compongono il quadro.

La violenza nella chiesa italiana

"La violenza nella Chiesa italiana" è il titolo dell'inchiesta di Federica Tourn sulla pedofilia, ma anche sulla violenza sulle religiose, all'interno del mondo ecclesiastico. Il tema è molto sensibile. Da almeno vent'anni se ne parla con toni sempre più aperti e accesi, ma la Conferenza episcopale italiana è sempre riuscita a farci credere che si tratti di casi esecrabili avvenuti in paesi lontani, in America, in Australia, tutt'al più in Germania. Una gigantesca illusione ottica: nel nostro paese negli ultimi 15 anni si contano 325 sacerdoti denunciati per pedofilia, di cui 161 condannati in via definitiva. Ma tutto finisce, nella migliore delle ipotesi, in trafiletti di cronaca locale. Federica Tourn vi proporrà un racconto sistematico, caso per caso, bambino per bambino.

Il costo dell’informazione

C'è un dato strutturale al quale cerchiamo di dare risposta. Fare questo tipo di informazione costa molto, si tratta di mesi di lavoro per scrivere decine di articoli basati su indagini originali. Il mercato dell'informazione si sta restringendo e l'informazione di qualità e in profondità è diventata economicamente insostenibile per tutti i giornali, grandi e piccoli. La nostra scommessa è di riuscire a essere, oltre che un prodotto di informazione sostenuto dal mercato - sul web e nelle edicole - anche un luogo d'incontro diretto tra giornalisti battitori liberi e i loro lettori che si autoassegnano, con il loro contributo, il ruolo di committenti.

È un'occasione che offriamo a tutti i cittadini e alle associazioni che si occupano sotto forma di volontariato di questi drammi sociali (nelle loro tre diverse declinazioni) e non trovano il sostegno di un lavoro di informazione adeguato alla gravità dei problemi e all'intensità del loro impegno. E anche questo in fondo è un vero mercato, nel senso antico della parola, dove la domanda e l'offerta trovano un punto di equilibrio soddisfacente per entrambe le parti. Un mercato dove si scambiano lavoro e passione.

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