Terminata la sesta votazione per eleggere il presidente della Repubblica. Dopo la bocciatura della presidente del Senato Casellati, il centrodestra ha deciso di astenersi, mentre il centrosinistra voterà scheda bianca. Lo spoglio si è concluso alle 21 con un nuovo niente di fato. Domani ha seguito la giornata con un liveblog.


21.08 – E dopo poco più di 12 ore di liveblog vi salutiamo, grazie di essere stati con noi!


21.07 – Terminato lo spoglio con 336 voti per Mattarella, quasi il doppio dei 166 di ieri.


20.48 – Matteo Renzi dice che non si può votare presidente della Repubblica «il capo dei servizi», un riferimento alla candidatura di Elisabetta Belloni, che ha preso quota nelle ultime ore.


20.42 – Mattarella sta raccogliendo moltissimi voti. Al momento ne ha quasi 250.


20.20 – Nel frattempo sono terminate le votazioni. Tra poco inizia lo spoglio, ma non ci saranno sorprese: il centrodestra si è astenuto e il centrosinistra ha votato scheda bianca.


20.12 – Anche Enrico Letta ha detto ai giornalisti che si sta lavorando su un nome di donna.


19.54 – L’unica donna all’interno della rosa proposta dal Pd a Salvini è Elisabetta Belloni, dirigente del Dis, struttura di coordinamento dell’intelligence.


19.51 –  Salvini parla di un «presidente donna» e dice: «Sono fiducioso», aggiungendo: «Chi minaccia la stabilità del governo non mi sembra cosa utile al paese».


19.36 – Il prossimo voto è fissato per le 9.30 di domani. Questo significa che se non ci sarà un accordo questa sera o nel corso della notte, anche il settimo scrutinio potrebbe finire con una maggioranza di schede bianche.


19.30 – Giulia Merlo scrive dalla Camera:

È caccia alle streghe dentro Forza Italia. Che Elisabetta Casellati non passasse tutti lo sapevano, ma che si arrivasse a questo numero di franchi tiratori no. Sotto assedio il coordinatore Antonio Tajani e tra gli azzurri torna la nostalgia di Silvio Berlusconi. «Lo hanno fatto ritirare in malo modo, solo per farci votare bianca. Adesso addirittura gli hanno fatto mettere la faccia ad un endorsement a Casellati pur sapendo che era bruciata. E Tajani che cosa sta capendo?», si arrabbia un deputato. In serata sono previsti incontri, ma per la cena ogni fazione si troverà per conto proprio a fare i conti con la crisi che si è aperta nel centrodestra. Ma la sensazione, tra gli azzurri, è che il gruppo sia senza guida.


Il punto alle 19

È in corso la sesta votazione e tutti i principali partiti hanno comunicato che voteranno scheda bianca o si asterranno. Le forze politiche sono rimaste disorientate dalla brutale sconfitta della presidente del Senato Casellati, che alla prima votazione ha raccolto appena 382 voti, meno del totale della coalizione di centrodestra che la sosteneva (circa 450). Sono in corso trattative frenetiche, ma il tempo era troppo poco per consentire di raggiungere l’accordo prima dell’inizio delle votazioni.
Al momento, Pd, Leu e Movimento 5 stelle si sono incontrati con la Lega, mentre il leader del partito Salvini ha visto il presidente del Consiglio Mario Draghi. Secondo fonti di alto livello contattate da Domani, il Pd si prepara a proporre i nomi di Amato, Belloni, Casini e Draghi. Nonostante la giornata difficile, in serata si torna a respirare un clima di ottimismo. Ma un’atmosfera simile si era già vista nei giorni scorsi, con pochi risultati concreti.


18.39 – Il segretario Enrico Letta commenta in modo asciutto l’incontro con Salvini: «Sono in corso discussioni».


18.25 – Secondo l’agenzia Ansa il presidente del Consiglio Mario Draghi si è incontrato con il segretario della Lega Salvini.


18.08 – È in corso un incontro tra il segretario del Pd Enrico Letta, il leader del Movimento 5 stelle Giuseppe Conte e quello della Lega Matteo Salvini.


17.53 – Secondo fonti del Pd, domani saranno proposti ad alleati e centrodestra quattro nomi: l’ex presidente della Camera Pierferdinando Casini, il vicepresidente della Corte Costituzionale Giuliano Amato, il presidente del Consiglio Mario Draghi e la dirigente dell’intelligence Elisabetta Belloni. 


17.43 – Arrivano frasi non proprio incoraggianti dalla capogruppo di Forza Italia al Senato Annamaria Bernini per chi spera in una rapida elezione del presidente. Con il centrosinistra «abbiamo aperto una trattativa – dice – Vediamo».


17.28 – Non è chiaro però quanto il trucco abbia funzionato: il presidente della Camera Fico ha infatti letto solo il cognome della presidente del Senato, vanificando in parte i tentativi di rendere riconoscibili i voti.


17.24 – Il commento di Giovanni Tizian sulla sconfitta di Salvini al voto per la presidente del Senato Casellati.


17.19 – Fonti del Movimento 5 stelle scrivono in questi minuti che il leader del partito Giuseppe Conte sarebbe a colloquio con esponenti del centrodestra.


17.05 – Ufficiale: il centrosinistra voterà scheda bianca alla sesta votazione, mentre il centrodestra si asterrà. Sarà quindi un niente di fatto.


17.00 – La sesta votazione sta per cominciare e centrodestra e centrosinistra sono orientati verso astensione o scheda bianca.


16.25 – Manca poco più di mezz’ora all’inizio della seconda votazione e i due principali schieramenti non hanno ancora deciso come comportarsi.


15.54 – I numeri della disfatta di Casellati nel grafico di Filippo Teoldi.


15.45 – In questi minuti sono in corso i vertici della coalizione di centrodestra e di quella di centrosinistra. Tra poco sapremo come si posizioneranno i partiti alla votazione delle 17. Un accordo di qualche tipo sembra improbabile al momento.


Il punto alle 15.30

Salvini e il centrodestra avevano scommesso sulla presidente del Senato Maria Elisabetta Casellati per rompere lo stallo nel quale erano finite le trattative di questi ultimi giorni. Nessuno sperava in un’elezione immediata, ma un buon risultato avrebbe consentito di ripresentare Casellati alla seconda votazione di oggi o almeno trattare una nuova candidatura con il centrosinistra da una posizione di forza. Il voto però è andato malissimo. Casellati ha raccolto 382 voti sui circa 450 di cui dispone il centrodestra. A tradirla sono stati con ogni probabilità numerosi esponenti di Forza Italia e forse anche della Lega, che però sostiene di aver votato compatta per lei. Ora tutti gli scenari sono aperti, ma sembra sicuro che la candidatura della presidente sarà abbandonata.


15.10 – I sospettati principali del tradimento di Casellati sono i grandi elettori di Forza Italia, ma diverse componenti della coalizione erano scettiche nei suoi confronti.


15.08 – La Lega dice che i suoi 208 voti sono andati «compatti» alla presidente Casellati. 


15.01 – Una sintesi della nostra Sonia Ricci.


14.58 – Ci siamo: Casellati sconfitta, centrodestra in grossa difficoltà. Alle 17 ci sarà una nuova votazione. Ora i leader devono decidere cosa fare al prossimo scrutinio.


14.54 – Manca solo la proclamazione del risultato da parte del presidente Fico.


14.52 – Casellati ha raccolto 382 voti sui 441 teoricamente a disposizione del centrodestra.


14.47 – Casellati probabilmente raccoglierà intorno ai 390 voti, cinquanta meno della coalizione di centrodestra.


14.29 – Casellati non sarà eletta a questa votazione: sono già più di 25 i voti non andati a lei su circa 530 votanti.


14.25 – I numeri chiave: se in più di non 25 votano Casellati, la presidente non sarà eletta. Se non la votano in più di 85, significa che ha ricevuto meno voti di quelli del centrodestra.


14.23 – Inizia lo scrutinio.


14.19 – Sta per iniziare lo scrutinio. Hanno votato in circa 530. Tutti tranne 25 devono votare Casellati affinché la presidente del Senato risulti eletta.


14.08 – C’è la concreta possibilità che Casellati prenda meno voti dei circa 441 che ha disposizione il centrodestra. La sua candidatura non è gradita a diversi esponenti della coalizione e del suo stesso partito.


14.06 – Luigi Di Maio usa un grosso eufemismo parlando con i giornalisti: «La situazione si sta complicando».


14.02 – Quasi terminata la votazione, è il turno dei delegati regionali. Lo scrutinio dovrebbe durare circa trenta minuti.


13.45 – Ancora sui numeri: il centrodestra ha circa 440 voti, il centrosinistra con 420 si astiene, la maggioranza per eleggere Casellati ha bisogno di 505 voti. In tutto voteranno probabilmente 530 grandi elettori. Significa che se ci saranno più di una ventina di voti diversi da quelli di Casellati, la presidente del Senato non sarà eletta.


13.38 – C’è una questione delicata in vista dello scrutinio del voto di oggi. Il centrodestra voterà Casellati. Ma cosa farà la presidente del Senato? Resterà alla sua postazione dove potrà controllare le schede o cederà il posto?


13.15 – Le previsioni sul voto di oggi: quando è sconfitta per il centrodestra e come invece si potrà cantare vittoria.


12.55 – Perché Maria Elisabetta Casellati non è adatta a fare la presidente della Repubblica, il commento del vicedirettore Emiliano Fittipaldi e di Giovanni Tizian

12.36 – Il capo politico del Movimento 5 stelle Giuseppe Conte: «Non è possibile candidare la seconda carica dello stato senza sedersi a un tavolo e discuterne». Il Movimento era sospetto di simpatie per Casellati nei giorni scorsi, oggi però si asterrà insieme al resto del centrosinistra.


Le parole di Salvini

Matteo Salvini ha parlato ai giornalisti con accanto due parlamentari della Lega, Laura Ravetto e l’ex ministra Erika Stefani. Ha sottolineato che la candidatura di Casellati è «il meglio che la repubblica può mettere a disposizione, tolto Mattarella». Ha inoltre sottolineato più volte il fatto che Casellati sarebbe la prima presidente della Repubblica donna e ha accusato il centrosinistra di non aver accettato le sue richieste di incontro. Inoltre ha detto di non comprendere chi lega la possibile elezione della presidente del Senato alla durata del governo, una risposta indiretta al segretario del Pd Letta che in quel caso aveva minacciato la stabilità del governo.


12.19 – Iniziata la conferenza stampa di Salvini. Comincia difendendo la candidatura di Casellati.


12.12 – Crisi multilivello in corso, scrive la nostra Giulia Merlo da una Camera particolarmente affollata.


Il punto alle 12

Il centrodestra tenta di far passare la presidente del Senato Casellati nel corso delle due votazioni previste oggi: una già in corso, una seconda che dovrebbe iniziare dopo le 17. Il centrodestra può contare su almeno 441 voti (sono gli astenuti di ieri, quando la coalizione ha provato a “contarsi”). Per eleggere Casellati servono 505 voti, il centrodestra quindi ha bisogno di circa 60 voti dal gruppo misto. Difficile invece ottenerli dal centrosinistra che non solo si oppone a Casellati, ma ha deciso di astenersi per evitare franchi tiratori. 

Se alla prima votazione il centrodestra dovesse crescere rispetto ai 441 voti di ieri significa che c’è speranza per Casellati. Ma se il risultato dovesse essere inferiore a questa cifra sarà una brutta sconfitta e potrebbe portare anche a cambi di strategia in vista del voto delle 17. Se fossero poi molti i voti a mancare, si aprirebbero scenari imprevedibili.


11.58 – Ufficiale: il centrosinistra si asterrà da questa votazione.


11.50 – Alle 12 Matteo Salvini terrà una conferenza stampa alla Camera.


11.28 – Pd e Leu non stanno partecipando alla prima chiamata per il quinto voto, ma la decisione di astenersi non è ancora definitiva.


11.13 – Quando nei giorni scorsi si era ipotizzato per la prima volta il nome di Casellati, moltissime resistenze erano arrivate dallo stesso centrodestra e addirittura da Forza Italia, il partito di Casellati in cui la presidente del Senato non è molto popolare.


11.06 – È iniziato il quinto scrutinio con il centrodestra che voterà per la presidente del Senato Casellati in rottura con gli altri alleati della maggioranza.


10.53 – Da domani si voterà alle 9.30 e poi alle 16.30.


10.44 – I capigruppo alla Camera hanno deciso di tenere due votazioni oggi: la prima alle 11 e la seconda alle 17.


10.35 – Nel centrodestra si studiano sistemi per aggirare il voto segreto e verificare se qualcuno tradisce nel voto a Casellati. I sospetti di franchi tiratori sono molto forti.


10.30 – Le diverse possibilità per Pd e centrosinistra al voto di oggi.


10.19 – La nostra Giulia Merlo sul significato della decisione di candidare Casellati.


10.14 – Il vicepresidente di Forza Italia Antonio Tajani dice che il centrodestra voterà Casellati anche ad un’eventuale seconda votazione.


10.08 – Iniziata l’assemblea del Movimento 5 stelle, Conte è assente.


10.02 – Salvini vorrebbe organizzare due votazioni oggi e di questo ha proposto di parlare con i leader del centrosinistra in una riunione prima delle 11. Nei giorni scorsi, però, lo staff del presidente della Camera aveva avvertito delle difficoltà di organizzare due votazioni lo stesso giorno con così poco preavviso.


10.00 – L’interpretazione della mossa del centrodestra che circola tra i suoi avversari è che si tratta di una forzatura spinta da Giorgia Meloni per cerca di indebolire il governo. Se infatti Casellati o un altro candidato di centrodestra venissero eletti rompendo l’unità della maggioranza che sostiene il governo Draghi, il segretario del Pd Letta ha già minacciato di farlo cadere, rendendo quindi più probabili le elezioni anticipate a cui punta Meloni.


9.54 – Dopo l'annuncio di voto per Casellati, il leader della Lega Salvini invita a un incontro tutti i leader della maggioranza di governo.


9.52 – È ufficiale: secondo le agenzie, il centrodestra ha deciso di votare la presidente del Senato Casellati nel corso della quinta votazione.


9.45 – Il senatore di Forza Italia Maurizio Gasparri a proposito di uno dei nomi circolati i questi giorni: «Cassese va cassato». Si riferisce all’ex giudice della Corte costituzionale Sabino Cassese, che Salvini avrebbe incontrato mercoledì. «Vedere il nome di Cassese è una cosa incredibile. É stato uno dei più tenaci avversari colti delle idee e delle proposte del centrodestra».


9.34 – In corso il vertice di centrodestra in cui dovrebbe essere formalizzata la decisione di votare la presidente del Senato Casellati.


9.30 – La situazione nelle ultime 24 ore è passata dall’ottimismo per un accordo che sembra ormai raggiunto, allo scontro frontale tra i due schieramenti. I segnali di stallo sono così forti, che acquista credito l’ipotesi di un secondo mandato del presidente uscente Sergio Mattarella, scrive la nostra Daniela Preziosi.

9.19 – Il centrosinistra potrebbe decidere di astenersi alla votazione di oggi. In questo modo si potrebbe nascondere la presenza di gruppi disposti a votare con il centrodestra o a segnalare in altro modo la loro insoddisfazione (come accaduto ieri con i voti per Mattarella e due giorni fa con Guido Crosetto).


9.17 – Nel frattempo comincia il vertice del centrodestra alla Camera. Alcuni deputati, entrando, confermano che il nome scelto dalla coalizione è quello di Casellati.


9.08 – L’assemblea dei leader del centrosinistra è stata spostata alle 10.


9.03 – A proposito di Casellati, Emiliano Fittipaldi e Giovanni Tizian hanno raccontato ieri come la presidente del Senato abbia avuto la sua villa di Padova parzialmente restaurata con fondi pubblici.


9.02 – In questi minuti è in corso un incontro tra il segretario del Pd Enrico Letta, quello di Leu Roberto Speranza e il capo politico del Movimento 5 stelle Giuseppe Conte. C’è la possibilità che anche il centrosinistra decida di presentare un suo nome.


Il punto

Il centrodestra guidato dal segretario della Lega Matteo Salvini ha deciso di candidare un nome alla quinta votazione per il presidente della Repubblica anche senza aver raggiunto un accordo con gli alleati di governo di centrosinistra. Con ogni probabilità sarà presentata la presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati, già ipotizzata nei giorni scorsi e bocciata non solo dal Pd, ma anche da parte dello stesso centrodestra. Anche oggi il centrosinistra è fermamente contrario a qualsiasi ipotesi di forzatura o di nomi imposti unilateralmente e da ieri sera minaccia la tenuta del governo nell’ipotesi, piuttosto improbabile che Casellati venga eletta. Nel frattempo, alle 10.15 è fissata una riunione dei capigruppo della Camera, in cui si potrebbe decidere di aumentare a due il numero di votazioni al giorno.


9.00 – Benvenuti al liveblog di Domani sull’elezione del presidente della Repubblica! 

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