Negli anni Novanta prendeva forma un’Unione con tanti limiti, soprattutto sul lato sociale, ma con molto slancio. E leader come Delors. Oggi, a dispetto delle tante crisi in corso, manca una chiara volontà di rilanciare l’integrazione politica. E pure i capi di governo latitano. Lo si vede anche da come sta andando l’iniziativa solitaria dell’Europarlamento per riformare i trattati
Snobbati dai governi, abbandonati dai leader, nella quarta settimana di novembre gli eurodeputati, con un voto in plenaria, spingeranno per una riforma dei trattati. Ovviamente si defileranno sovranisti e conservatori, i gruppi di riferimento di Giorgia Meloni e Matteo Salvini. Nella migliore delle ipotesi gli eletti europei, che sono a fine mandato, otterranno che se ne riparli dopo giugno 2024. E già da qui si vede la distanza siderale che ci separa da un altro novembre, il primo novembre 1



