- «Alle preoccupazioni di Art.1 rispondo che non mi sembra che questo significhi rientrare nel medesimo partito. È più solido un processo più lungo rispetto a un voto frettoloso nel mezzo del dibattito fra mozioni».
- «Il lavoro avviato sulla Carta dei valori potrà essere assunto dall’Assemblea uscente come la bozza da cui partire in quella che sarà la nuova Assemblea fresca di nuova legittimazione».
- «Non ci sono tabù. In questa legislatura abbiamo cambiato l’articolo 9 della Costituzione. Figurarsi se non si può rivedere il Manifesto del Pd. Ma con i tempi e con il consenso dovuto».
Professore Stefano Ceccanti, all’indomani delle prime discussioni sul nuovo manifesto del Pd, lei ha scritto una lettera al segretario Letta segnalando le ragioni per cui il nuovo testo dovrebbe essere approvato dalla nuova assemblea. Letta ha recepito il suggerimento? Rimango all’incontro che si è promosso al Nazareno a dicembre in cui tutti e tre i candidati, allora erano tre, insieme a Enrico Letta hanno convenuto che occorra una vera fase costituente. Ricordo che in sala c’era anche Gianni



