Alle elezioni europee il Pd è uscito dalle Ztl, dalle zone del centro dove aveva conservato la sua roccaforte, e ha iniziato la conquista delle periferie delle città, anche se con successi più o meno significativi. Non ovunque è riuscito nell’impresa di strappare a Fratelli d’Italia il primato, ma – guardando ai dati, circoscrizione per circoscrizione – quanto meno è riuscito a erodere punti percentuali preziosi rispetto alla concorrenza.

Il confronto con le politiche risente ovviamente di un contesto che è cambiato, di una legge elettorale diversa e di una composizione differente anche nell’elettorato (considerando soprattutto l’affluenza): ma è comunque lontano dal centro che si nota maggiormente la crescita di Elly Schlein e compagni. Con delle differenze locali: ad esempio, a Roma resiste il primato di Fratelli d’Italia in tutti i municipi periferici, mentre a Milano il primato è certo anche a distanza dal Duomo. A Napoli invece nelle periferie conta ancora molto il Movimento 5 stelle. A Palermo, come in tutta la Sicilia, Forza Italia.

Per questo vale la pena entrare un po’ più nello specifico, rileggendo la storia di queste europee alla luce del voto delle principali città d’Italia (per numero di abitanti e senza considerare Firenze e Bari, dove i dati risentono della coesistenza anche con il voto per le comunali).

Il centro di Roma al Pd

Partiamo dunque dalla capitale e dai voti dei singoli municipi, così come sono riportati anche dal sito del Comune di Roma. Nel cuore della metropoli e vera zona Ztl – al primo municipio (Trionfale, Della Vittoria, Borgo e Prati), dove presidente è Lorenza Bonaccorsi (Pd) – il Pd è senza troppe sorprese primo con il 32 per cento dei voti, Fratelli d’Italia insegue con il 23,98 per cento. Terzo partito è l’Alleanza fra Verdi e Sinistra (11,61 per cento). Il Movimento 5 stelle crolla al 6 per cento, prendendo meno di Stati Uniti d’Europa (6,83) e Azione (6,13).

Alle elezioni politiche, quelle che hanno visto il trionfo di Giorgia Meloni, il Pd era al 27,3 per cento e Fratelli d’Italia al 23,2. Alle europee del 2019 la situazione era ancora più netta: Pd al 41,3 per cento e Lega al 19,5.

La situazione cambia poco nelle altre zone del centro: al secondo municipio (Flaminio, Parioli, Pinciano, Salario, Trieste, Nomentano e Tiburtino) il Pd si mantiene intorno al 30 per cento, Fratelli d’Italia al 26, Avs al 10,2. Questa è anche la roccaforte dell’ormai ex Terzo polo (si intende rispetto alla media nazionale), dove sia Azione sia Stati Uniti d’Europa superano il 7 per cento.

Allontanandosi dal centro e arrivando al terzo municipio (Monte Sacro e Monte Sacro Alto), Fratelli d’Italia sale e raggiunge il 27,52 per cento (alle politiche era al 26,8). Ma il Pd rimane primo con il 28,76 per cento (alle politiche era al 24,9).

Le periferie di Roma a Fratelli d’Italia

Nella periferia il primato di Fratelli d’Italia non è in dubbio: Giorgia Meloni vince in nove municipi su 15, i più periferici (il Pd è primo in sei, i più centrali). Ma qualche dato interessante per il Pd c’è comunque. Al sesto municipio (don Bosco, presieduto da Nicola Franco di FdI), Fratelli d’Italia ha il suo risultato migliore (38,36 per cento, era al 35 per cento due anni fa). Ma il Pd sale comunque al 20 per cento, dopo che alle politiche del 2022 aveva preso il 16 e alle Europee del 2019 il 17,5.

Al quindicesimo municipio (Della Vittoria, Tor di Quinto, presieduto da Daniele Torquati del Pd), Fratelli d’Italia è al 34,83 per cento (era al 33,9 nel 2022) e il Pd al 23,12 (era al 18,7 nel 2022). Al decimo municipio (Ostia), Fratelli d’Italia è al 31 e il Pd al 23,5 (nel 2022 erano rispettivamente al 29,8 e al 19,7).

Milano

A Milano il successo del Pd è più netto, con un risultato che supera di dieci punti percentuali quello di Fratelli d’Italia, considerando l’intera città (31,38 contro 21,73 per cento). Al terzo posto c’è Alleanza Verdi e sinistra (10,52 per cento).

In questo caso non ci sono eccezioni, cambia semmai il risultato in percentuale fra centro e periferia, ma il Pd rimane praticamente sempre sopra al 30 per cento (scende al 29,6 solo al settimo municipio, nella zona di Baggio, De Angeli, San Siro).

Nel primo municipio, il centro storico (quello che si definisce genericamente “zona Ztl” anche nel gergo politico), il Pd è al 28,44 per cento e Fratelli d’Italia al 22,10. Terzo partito è Forza Italia (12 per cento). La Lega crolla al settimo posto (di poco sopra alla percentuale simbolica del 4 per cento).

Nelle altre zone cambia poco. Nel secondo municipio (stazione centrale) Pd al 31,65 e Fratelli d’Italia al 20,69. Al terzo municipio (Città Studi, Lambrate, Venezia), Pd al 34,79 per cento e Fratelli d’Italia al 19,65 per cento.

Nel quarto municipio (Vittoria, Forlanini), dove ci sono zone più distanti dal centro, il Pd è comunque al 32,65 e Fratelli d’Italia al 21,56 per cento. Nel sesto municipio (Barona/Lorenteggio) il Pd è al 31,93 e Fratelli d’Italia al 21,35%. A Quarto Oggiaro e zone vicine (ottavo municipio) il Pd è al 30,31% e Fratelli d’Italia al 22,94%.

Torino

A Torino Fratelli d’Italia riesce a mantenere il primato solo in due circoscrizioni. A Borgo Vittoria, Madonna Di Campagna, Lucento e Vallette la distanza è di meno di un punto percentuale (FdI a 26,14 e Pd a 25,68 per cento). Ancora più ridotta la distanza a Barriera Di Milano, Regio Parco, Barca, Bertolla, Falchera, Rebaudengo e Villaretto (25,90 contro 25,12 per cento).

Se si guarda però alla media dell’intera città la vittoria del Pd è netta: 29,84 per cento contro 22 per cento di Fratelli d’Italia. Nel centro e a Crocetta il partito di Elly Schlein raggiunge il 29,88 per cento, quello di Meloni il 20,45.

Napoli

A Napoli si può guardare il voto con precisione, quartiere per quartiere. Nella zona centrale di Chiaia, il Partito democratico ha vinto con il 27,93%, mentre Fratelli d’Italia segue a 20,38 per cento. Ma l’Alleanza di Verdi e Sinistra raggiunge il 13,68 per cento.

Nel quartiere dell’Avvocata il Pd è al 29,47%, Fratelli d’Italia solo al 10,66, con il Movimento Cinque stelle che sale al 23,77 per cento e Avs al 18,15 per cento. Al Vomero il Pd è al 33 per cento, Avs e Fratelli d’Italia praticamente pari al 15 per cento.

In tutta la prima municipalità (Chiaia, Posillipo, San Ferdinando) il Pd è al 27,1 per cento, mentre Fratelli d’Italia al 20,48 per cento. Nella seconda municipalità (Avvocata, Montecalvario, Pendino, Porto, Mercato, San Giuseppe), Fratelli d’Italia è ferma all’11 per cento, con Pd al 27, Cinque stelle al 25 e Avs al 17,5 per cento.

A Scampia è trionfo del Movimento Cinque stelle (42 per cento), con Fratelli d’Italia solo all’8 e il Pd al 17,36 per cento. A Secondigliano ancora i Cinque stelle al 43 per cento, Pd al 17 e FdI al 14. A Poggioreale i Cinque stelle sono al 33 per cento, mentre il Pd al 23. Fratelli d’Italia all’11 per cento.

Nell’ottava municipalità (Piscinola, Marianella, Scampia e Chiaiano), il Movimento 5 stelle è al 36,86 per cento, il Pd a 18,22 e Fratelli d’Italia solo al 13.

Palermo

Palermo è un po’ un caso a sé, innanzitutto perché guadagna la maglia nera dell’affluenza: c’è in particolare una sezione, la numero 63, che ha raggiunto la percentuale del 5,3 per cento degli aventi diritto (con solo 95 voti validi).

Anche i risultati sono presentati per sezione - il che permette di entrare molto nel dettaglio, ma rende più difficile l’analisi per zona della città. Nell’intera città, a vincere è Forza Italia (con il 19,52 per cento dei voti), seguita da Movimento Cinque stelle (22,09), Partito democratico (18,06) e solo poi Fratelli d’Italia (16,44 per cento).

Bologna

Senza troppe sorprese, il Pd ottiene un ottimo risultato a Bologna, ovunque. Se si guarda all’intera città, supera il 41,11 per cento dei voti e doppia Fratelli d’Italia, che si ferma al 20,29 per cento. Avs è al 12,39 per cento, mentre la Lega al 3,28 per cento.

Nelle zone del centro - Santo Stefano e Porto-Saragozza – il Pd è rispettivamente al 35,93 e al 38,73, mentre Fratelli d’Italia al 23,42 e 20,34 per cento. Ma la situazione cambia poco anche guardando ad altre zone della città. A Borgo Panigale-Reno il Pd arriva al 45,7 per cento (Fratelli d’Italia a 19,38 per cento). A Navile (Bolognina, Corticella e Lame), il Pd è al 43,3 per cento, mentre Fratelli d’Italia al 17,8 per cento.

Verona

Non ci sono dubbi che nella provincia di Verona abbia vinto Fratelli d’Italia, con circa il 39 per cento delle preferenze. E anche nella città - dove governa il sindaco Damiano Tommasi - la situazione non è troppo diversa: Fratelli d’Italia raggiunge il 30,84 per cento.

Il Pd sfiora comunque il 23 per cento. Significativo il fatto che Alleanza Verdi e Sinistra superi la Lega, rispettivamente all’8,62 e al 7,84 per cento. Forza Italia (che aveva tra i candidati l’ex sindaco Flavio Tosi) è il terzo partito con l’11,22 per cento.

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