Orchestrali, coriste e coristi e maestranze offrono uno spettacolo gratuito alla città nell’orario in cui era prevista la prima di Wozzeck, l’opera di Alban Berg. Il sottosegretario alla Cultura, Gianmarco Mazzi: «Chi non lavora non fa cultura». Il flash mob si chiude con l’esecuzione del Nabucco di Verdi: «Simbolo dell’Italia che trova la propria voce»
Si sono radunati a Campo Sant’Angelo, nel sestiere San Marco a Venezia, con i loro strumenti e i loro leggii, vestiti da prima teatrale. Orchestrali, coriste e coristi e maestranze del teatro La Fenice scioperano offrendo uno spettacolo gratuito alla città alle 17.30, nell’orario in cui era prevista la prima di Wozzeck, l’opera di Alban Berg. Ad ascoltarli e a portare solidarietà si sono radunate un migliaio di persone.
Il flash mob è iniziato con l'esecuzione dell'Inno di Mameli, seguito da tre minuti di silenzio per onorare la memoria dei tre carabinieri morti nella strage di Castel D'Azzano. Sono seguiti gli interventi dei rappresentanti sindacali inframmezzati dall'esecuzione di brani musicali.
Le ragioni per cui hanno incrociato le braccia sono ormai note: la nomina della direttrice d’orchestra Beatrice Venezi a direttrice musicale del teatro, senza alcuna interlocuzione con i lavoratori e con l’orchestra, che le contesta un profilo professionale inadeguato. «Richiedere eccellenza non è un reato né un gesto di discriminazione. È un dovere morale verso l’arte, verso il pubblico e verso noi stessi», hanno scritto.
Così hanno scelto di essere in piazza i lavoratori del teatro: facendo il loro lavoro pubblicamente. La richiesta è quella di revocare l’incarico a Venezi e di aprire una discussione con le maestranze e gli orchestrali per la condivisione della scelta del futuro direttore musicale.
La Cgil con Sabina Di Marco ha commentato: «Auspichiamo che questa intricata vicenda trovi un’adeguata soluzione nell’interlocuzione con le rappresentanze sindacali, sempre disponibili al dialogo e ampiamente inascoltate, e all’ascolto delle lavoratrici e dei lavoratori costretti ad alzare i toni per la rigidità da parte del Sovrintendente che non fa altro che mettere in difficoltà la Maestra Venezi, esponendola ad un agone mediatico che va a discapito della sua carriera ed ascesa».
Durissima risposta è arrivata dal sottosegretario alla Cultura, Gianmarco Mazzi, secondo cui «chi non lavora non fa cultura» e «le agitazioni e i toni accesi allontanano il dialogo. La reazione, orchestrata dai lavoratori della Fenice contro il neodirettore musicale Beatrice Venezi, è sproporzionata e pericolosa. Troppo forzata, aggressiva. Anche l'atteggiamento verso di noi è irriconoscente. Siamo il ministero della cultura che, numeri alla mano, ha avuto più cura e attenzione per il settore dell'Opera, da vent'anni a questa parte. Persino i sindacati lo hanno ammesso».
I sindacati hanno sottolineato che il sovrintendete Colabianchi ha aperto al dialogo ma solo previa accettazione della nomina di Venezi e questo è stato giudicato inaccettabile dai dipendenti della Fenice. «La nostra protesta non è contro una persona ma a difesa di un principio: l’eccellenza, nel rispetto del merito e dell’eccellenza», è stato detto dal rappresentante sindacale della Uil.
Il professor Eugenio Sacchetti dell’orchestra ha raccontato che «dopo la nomina abbiamo passato giorni terribili, perché ci siamo sentiti insultati e offesi da chi non ha la benché minima competenza per giudicare il nostro lavoro. Abbiamo passato la vita con il nostro strumento e sconfitte per ottenere un lavoro che non è come gli altri, si passano prove in anonimato e magari si arriva in finale tornando poi a casa a mani vuote. Portate rispetto per la nostra vocazione». Sul palco si sono alternati sindacalisti, le rappresentanze degli Amici della Fenice e orchestrali.
Il flashmob si è concluso con l’esecuzione del Nabucco di Giuseppe Verdi, «scritto quando l’Italia cercava di ritrovare la propria voce, è con questo spirito che vogliamo salutare e ringraziare», hanno concluso gli orchestrali.
Chi è beatrice venezi
Beatrice Venezi, direttrice d'orchestra italiana, è stata nominata il 22 settembre come nuova direttrice musicale del teatro La Fenice di Venezia. L'incarico, deciso all'unanimità dalla Fondazione del teatro e sostenuto dal sovrintendente Nicola Colabianchi, inizierà ufficialmente nell'ottobre 2026 e durerà fino al marzo 2030.
Classe 1990, Venezi si è laureata in pianoforte nel 2010 al Conservatorio di Siena sotto la guida del maestro Norberto Capelli. Nel 2015 si è laureata in direzione d'orchestra con il maestro Vittorio Parisi presso il Conservatorio Giuseppe Verdi di Milano, ottenendo il massimo dei voti con lode. Ha proseguito poi gli studi con diversi maestri tra Siena e Firenze.
Ha diretto orchestre in Italia e in tutto il mondo, dal Giappone alla Bielorussia, dal Portogallo al Libano, dal Canada all’Argentina, tra cui l’Orchestra I Pomeriggi Musicali di Milano, l’Orchestra della Fondazione Teatro Lirico Giuseppe Verdi di Trieste, l’Orchestra della Foundation Bulgaria Classic, l’Orchestra e il Coro del Teatro Bolshoij di Minsk e La National Philharmonic Orchestra di Odessa.
© Riproduzione riservata



