Italia

Il governo al gran ballo del Pnrr: due mesi di contraddizioni dei ministri

  • Da fine marzo si sono susseguite dichiarazioni degli esponenti dell’esecutivo, innescando un tutti contro tutti. Con il titolare del dossier, Raffaele Fitto, che ha lasciato intendere l’impossibilità di attuare tutto il piano. 
  • La premier Meloni ha sconfessato il suo ministro, così come il leader della Lega Salvini ha smentito le tesi del capogruppo leghista alla Camera, Riccardo Molinari.
  • Il governo va così in ordine sparso, celando un intento propagandistico. In caso di fallimento il centrodestra scaricherà le responsabilità sui nemici immaginari: i predecessori a palazzo Chigi e l’Europa.

C’è chi dice no, cantava in un suo celebre successo Vasco Rossi. Un ritornello che al governo viene ripetuto sul Pnrr da alcuni ministro. C’è infatti chi dice che sarà attuato senza mandare indietro nemmeno un euro a Bruxelles per realizzazione tutto quanto è stato promesso, magari con una revisione rispetto al programma iniziale. E c’è chi invece sostiene l’esatto contrario: che alla fine bisognerà rispedire al mittente una parte delle risorse, perché proprio non si riesce a centrare i targe

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