Italia

Tra fiducie e immobilismo il governo è ostaggio di sé stesso

LaPresse
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  • Dal 25 ottobre il governo guidato da Giorgia Meloni ha fatto un ricorso quasi sistematico al voto di fiducia.
  • Colpa dei tempi ristretti ma anche della litigiosità interna alla maggioranza. L’unica volta che il governo ha fatto votare un provvedimento senza fiducia, il decreto Rave al Senato, ha ottenuto solo 92 sì su 115 disponibili.
  • Il caso delle accise e della contrarietà di una parte di Forza Italia al decreto benzina è solo l’ultimo caso. E le cose non possono che peggiorare.

Lasciateli lavorare. È forse la frase che viene più spesso ripetuta quando qualcuno avanza obiezioni nei confronti del governo guidato da Giorgia Meloni. Sono entrati in carica il 25 ottobre, cosa vi aspettate che facessero in poco meno di 90 giorni?  Si risponde così anche quando, sommessamente, si fa notare che l’esecutivo, per ora, ha approvato i suoi principali provvedimenti ricorrendo in maniera sistematica al voto di fiducia. I tempi stretti, i vincoli esterni, la necessità di dare risp

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