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Anche Monti era considerato successore naturale di Napolitano, ma lui scelse palazzo Chigi. Il premier dovrà decidere su cosa puntare, a partire dall’esempio di chi lo ha preceduto.
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Se sceglie il Quirinale, deve stare attento a non commettere il passo falso che fece Monti: politicizzandosi e fondando un movimento, si bruciò qualsiasi possibilità di venire eletto al Colle.
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L’alternativa è quella di scegliere di rimanere a palazzo Chigi. Monti preferì questa strada, valutando che nell’interesse del paese era avere una forza di centro progressista che evitasse dervie che mettessero in pericolo il ritrovato equilibrio di bilancio dopo il suo governo.
Rileggere la storia politica con il senno del poi è più semplice: gli errori risultano evidenti ed emerge come alcuni bivi si presentino in modo ciclico. Come l’alternativa tra il Quirinale e palazzo Chigi che, prima che a Mario Draghi, si è posta dieci anni fa a Mario Monti. Proprio quei quattro mesi di fuoco tra dicembre 2012 e aprile 2013 possono insegnare molto all’attuale premier, sui passi falsi da evitare e sulla tattica da seguire. In politica un decennio è un’era geologica che sembr



