Ondate di missili e droni hanno colpito il territorio ucraino nella notte tra domenica e lunedì, dopo la proposta di Zelensky al Cremlino di un nuovo ciclo di colloqui di pace e l’approvazione del 18esimo pacchetto di sanzioni Ue. Il ministro degli Esteri francese Barrot in visita per due giorni
La Russia ha lanciato nella notte due ondate massicce di missili e droni su tutto il territorio ucraino. Lo riportano i media locali. A Kiev, la capitale, almeno una persona è stata uccisa e, secondo quanto riferito dalle autorità locali, gli attacchi di Mosca hanno provocato l’incendio di un negozio e di una scuola, così come di alcuni veicoli.
In un post su X, Zelensky ha reso noto che «15 persone sono rimaste ferite, la più giovane è un bambino di 12 anni. Tutti stanno ricevendo assistenza. Due persone sono morte nell'attacco». Il leader ucraino ha aggiunto: «Gli attacchi russi sono sempre un attacco all'umanità: a Kiev, un asilo ha preso fuoco, insieme a edifici residenziali e altre infrastrutture civili. Condomini ordinari sono stati danneggiati a Kharkiv, Ivano-Frankivsk e nella regione».
Alle 4.20 nella capitale si è udita una serie di potenti esplosioni. Alle 4.23, l’aeronautica militare è stata avvisata della presenza di missili balistici diretti a Kiev. Sono quattro i quartieri colpiti, ha fatto sapere il sindaco Vitali Klitschko in un post su Telegram, aggiungendo che anche l’ingresso della stazione della metropolitana Lukyanivska è stato danneggiato.
Klitschko ha raccomandato alla popolazione di restare nei rifugi, dopo l’esplosione sentita a Kiev e l’attività delle forze di difesa aerea. In tutto, secondo l’Aeronautica militare di Kiev, la Russia nella notte avrebbe lanciato contro l’Ucraina 450 droni e missili. 200 droni di fabbricazione iraniana e 24 missili di vario tipo sarebbero stati abbattuti dalle difese aeree ucraine. Zelensky ha segnalato anche droni d'attacco nelle regioni di Sumy, Khmelnytskyi, Kirovohrad, Mykolaiv, Poltava e Kherson'.
Gli attacchi su larga scala lanciati dalla Russia tra domenica e lunedì sono avvenuti dopo la proposta a Mosca del presidente ucraino di un nuovo ciclo di colloqui di pace. Si tratterebbe del terzo ciclo, finora i primi due non hanno portato ad alcun progresso verso il cessate il fuoco, ma sono riusciti a regolare alcuni scambi di prigionieri e la restituzione dei corpi dei soldati uccisi. La nuova sessione potrebbe riprendere entro la fine della settimana, probabilmente mercoledì o giovedì, a Istanbul in Turchia. Lo riporta il quotidiano Independent Turkey, citando fonti diplomatiche, che però non hanno fornito alcun ulteriore dettaglio sulla sede o composizione delle rispettive delegazioni.
Le sanzioni Ue
Considerati i 50 giorni di tempo concessi dal presidente Usa Donald Trump alla Russia, il Cremlino ha dichiarato di essere pronto a continuare i colloqui con Kiev. Mentre l’Unione europea, lo scorso venerdì, ha approvato un altro pacchetto di sanzioni contro la Russia, che prende di mira le banche e abbassa il tetto massimo dei prezzi – al 15 per cento al di sotto del valore di mercato – delle esportazioni di petrolio verso paesi terzi in tutto il mondo, nel tentativo di limitare la capacità di Mosca di finanziare la guerra.
La Cina, di fronte al 18esimo pacchetto di sanzioni europee a Mosca, con una nota del ministero del Commercio, si è detta «profondamente insoddisfatta», opponendosi «fermamente a questa decisione». L’Unione, «ignorando le ripetute dichiarazioni e obiezioni della Cina, ha proceduto arbitrariamente inserendo alcune imprese cinesi nell’elenco delle sanzioni e imponendole a due istituti finanziari cinesi sulla base di accuse infondate», ha affermato un portavoce del ministero.
Una scelta che per Pechino «è in contrasto con lo spirito di consenso raggiunto dai leader cinesi e dell’Ue» e «ha un grave impatto negativo sulle relazioni economiche e commerciali e sulla cooperazione finanziaria tra Cina e Ue».
La visita di Barrot
Jean-Noel Barrot, ministro degli Esteri francese, è arrivato a Kiev per una visita di due giorni dopo la fine dell’allerta aerea che ha risuonato nella capitale per tutta la notte. L’agenda prevede l’incontro con l’omologo ucraino Andriy Sybiga, con il presidente Zelensky e con la neo-nominata premier Yulia Svyrydenko.
«A seguito delle sanzioni senza precedenti adottate dalla Francia e dall’Unione europea contro la Russia, il ministro farà il punto sul sostegno della Francia all’Ucraina», ha dichiarato il ministero in un comunicato, e ha aggiunto: «Mentre le forze russe continuano a sferrare attacchi regolari contro le infrastrutture energetiche dell’Ucraina, minacciando la sua sicurezza e quella del continente europeo, il ministro visiterà la centrale nucleare di Chernobyl».
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