Si contano almeno tre vittime e sei feriti a causa di un raid aereo turco contro postazioni militari siriane nel nord della Siria, questo il bilancio che riporta l’agenzia di stampa del paese Sana citando fonti militari. I numeri però variano molto a seconda dei diversi organi di stampa ed è difficile quantificare con certezza il numero delle vittime. 

L’attacco dovrebbe essere avvenuto ieri e stando alla fonte dell’esercito siriano citata da Sana, i siriani avrebbero già risposto al fuoco causando delle vittime e dei danni materiali a postazioni turche e ai gruppi siriani alleati dei turchi. La fonte militare non ha specificato il luogo degli scontri ma ha annunciato che «qualsiasi attacco a un avamposto militare gestito dalle nostre forze armate riceverà una risposta diretta e immediata su tutti i fronti». 

Le zone bombardate dovrebbero essere nel nordest del paese, nei pressi della città di Kobane, in mano alle forze democratiche siriane (Sdf) a guida curda e in parte ancora sostenuta dagli Stati Uniti. Intorno alla città negli ultimi mesi sono ripresi forti scontri notturni tra l’esercito curdo e le forze armate turche.

Le forze democratiche siriane (Sdf) sono in gran parte composte da truppe dello Ypg storica milizia armata curda-siriana, profondamente legata con il partito Partito turco dei lavoratori del Kurdistan (Pkk), principale oppositore di Erdogan in Turchia. Il Pkk è inoltre considerato un gruppo terroristico dalla Turchia stessa, dagli Stati uniti e dall’Unione europea. 

Incertezza sul numero delle vittime 

Le cifre sulle morti nell’attacco turco però variano molto a seconda delle fonti. Secondo l'Osservatorio siriano per i diritti umani, un osservatore della guerra in Siria, che ha sede nel Regno Unito, il raid turco avrebbe fatto molte più vittime con almeno 17 persone uccise, di cui non si sa con certezza se fossero tutte truppe militari o anche civili. All’osservatorio risulterebbero poi otto persone ferite.

Per Hawar News, un'agenzia di stampa con sede nelle aree controllate dalle Sdf della Siria settentrionale, sarebbero 16 i soldati siriani uccisi, mentre un'altra agenzia di stampa curda, North Press Agency, ha affermato che sono stati uccisi 22 soldati.

È frequente che il numero di vittime sia difficile da stabilire nei combattimenti in Siria. 

Intanto né l’esercito turco né il governo di Ankara hanno voluto rilasciare dichiarazioni riguardo ai dettaglid ell’operazione. La difesa turca però ha fatto sapere che un soldato turco ha perso la vita questa notte vicino alla città di Birecik, nella provincia di confine di Sanliurfa, a causa di un attacco curdo e che «tredici terroristi sono stati neutralizzati» in attacchi di rappresaglia di Ankara in territorio siriano, ha reso noto il ministero, aggiungendo che le operazioni nella regione stanno continuando.

Il ruolo della Turchia nel nord della Siria

A partire dal 2016 la Turchia ha condotto diverse operazioni militari nel nord della Siria, conquistando una fetta di territorio di circa trenta chilometri e attaccando principalmente le postazioni ed il territorio dei curdi dello Ypg. 

La Turchia nella guerra civile siriana si era schierata con i ribelli anti-Assad, accogliendo migliaia di profughi nel suo territorio. Negli ultimi tempi ha però aperto a una linea di maggior dialogo con il governo siriano

Solo una settimana fa il ministro degli Esteri turco Mevlut Cavusoglu ha chiesto la riconciliazione tra il governo siriano e l'opposizione, facendo però così infuriare l’opposizione siriana e i gruppi ribelli. 

© Riproduzione riservata