Continua a crescere il mercato del libro, in Italia e in Europa, dove l’editoria raggiunge il valore di 33 miliardi di euro, il 60 per cento del mercato globale. Questi i dati dello studio dell’Associazione Italiana Editori (Aie), in collaborazione con Nielsen BookData, e diffusi nella giornata conclusiva del “Seminario di perfezionamento della Scuola per Librai Umberto ed Elisabetta Mauri”. 

L’Italia si posiziona al sesto posto su scala mondiale, dopo Stati Uniti, Cina, Germania, Regno Unito e Francia, con un valore di 3,1 miliardi di euro. E al quarto tra i paesi europei, con una crescita nell’ultimo anno del 16 per cento, seconda in Europa, solo dopo Francia e Spagna che hanno segnato una crescita del 20 per cento. Seguono Norvegia e Polonia al 9 per cento, Paesi Bassi (8 per cento), Austria (4 per cento), Germania e Regno Unito al 3 per cento. Un aumento che ha interessato tutti i macrogeneri, dalla fiction straniera alla saggistica, dai libri per bambini e ragazzi alla manualistica. 

«I dati confermano le nostre previsioni di settembre: l’editoria italiana ha saputo reagire alla pandemia e, anche grazie alle politiche di sostegno pubblico messe in atto da governo e parlamento, chiude il 2021 in forte crescita, dopo un 2020 già soddisfacente», ha spiegato Ricardo Franco Levi, presidente dell’Aie. L’editoria di varia infatti, che comprende libri a stampa in librerie fisiche, online e grande distribuzione, da cui però è esclusa l’editoria scolastica, nel 2021 ha raggiunto 1.701 miliardi di euro di vendite a prezzo di copertina, per 115,6 milioni di copie. Vale a dire il 18 per cento in più rispetto al 2020 e il 16 per cento in più rispetto al 2019. Si raggiungono i 1.811 miliardi se si includono nel conteggio anche audiolibri e e-book.

Cresce anche il numero dei libri pubblicati, a fronte di una diminuzione del 2,4 per cento rispetto al 2020 dei prezzi di copertina, con una media di 14,72 euro (15,08 nel 2020). Nel 2021 infatti sono stati pubblicati 15.943 titoli in più rispetto all’anno precedente, registrando un incremento del 22,9 per cento. In calo invece gli e-book pubblicati, mentre si registrano dati positivi per gli audiolibri, in crescita del 37 per cento. 

Le librerie fisiche recuperano poi il calo del 2020, non raggiungendo però i dati del 2021. Continua invece il successo delle librerie online, sempre in crescita. Il mercato nel 2021 si è quindi diviso tra le librerie online, con il 43,5 per cento, e le librerie fisiche, con il 51,5 per cento, lasciando una piccola percentuale, del 5 per cento, alla grande distribuzione, in calo rispetto al 2019, quando si aggirava intorno al 6,4 per cento.

L’Aie pubblica anche una classifica dei 10 titoli più venduti nel 2021: sul podio L’inverno dei leoni, Stefania Auci, casa editrice Nord, Cambiare l’acqua ai fiori di Valérie Perrin, edizioni Eo e La canzone di Achille di Madeline Miller, pubblicato da Marsilio.

«Ma il futuro», ha avvertito il presidente dell’Aie, «non è privo di incognite. In positivo, la conferma delle misure pubbliche di sostegno e l’attesa per la nuova legge di sistema per il libro. Ma c’è l’emergenza della carta, per prezzi e disponibilità, e permane il pesante impatto della pirateria. Inoltre alcuni settori, come l’editoria d’arte e di turismo, soffrono ancora molto gli effetti della pandemia».

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