Si è aperta la seconda e ultima giornata del G20 di Roma: dopo gli accordi di ieri sulla tassa minima globale alle multinazionali e l’impegno dei Venti a condividere le dosi di vaccino contro il Covid-19 con i paesi più poveri, i vertici di oggi si preannunciano decisivi per l’intesa sul clima. L’ultimo giorno del forum dei 20 paesi più industrializzati al mondo coincide anche con il giorno d’apertura della Cop26 di Glasgow, la conferenza delle Nazioni Unite sul clima.

La dichiarazione finale

La conferenza stampa di Draghi

Il premier Mario Draghi, alla fine dei lavori del G20, si è presentato in conferenza stampa annunciando che l’Italia «triplicherà l'impegno finanziario a 1,4 miliardi l'anno per i prossimi cinque anni per il fondo green sul clima». Il presidente del Consiglio ha poi aggiunto che «verranno assicurati più vaccini ai paesi poveri e che, sull’obiettivo 1,5 gradi, gli interventi saranno «immediati». Poi, un ringraziamento agli attivisti «che ci mantengono sulla rotta giusta. Molti dicono che sono stanchi del bla bla, io credo che questo summit sia stato pieno di sostanza. Abbiamo riempito di sostanza le parole».

Draghi ha definito il vertice «un successo», con un accordo che era «non facile» da raggiungere. «La minimum tax – ha detto – è un risultato inseguito da decenni. Abbiamo gettato le basi per una ripresa più equa e trovato nuovi modi per assistere i paesi più poveri del mondo. Stanzieremo 650 miliardi sulla base dei nostri diritti speciali di prelievo: per la prima volta dedicheremo questa allocazione a favore dei paesi più vulnerabili». 

Sul clima, per la prima volta tutti i paesi del G20 «riconoscono la validità scientifica dell’obiettivo di 1,5 gradi, un passo avanti rispetto agli accordi di Parigi», mentre sulla neutralità delle emissioni di CO2 «non c’era nessun impegno collettivo finora: ora si parla di raggiungerlo entro o attorno al 2050. In più, c’è la promessa di dare 100 miliardi di dollari all’anno ai paesi più poveri per il clima».   

Draghi ha inoltre parlato di papa Francesco, definendolo un alleato non solo per il G20 ma per il clima in generale, e della Cina, da cui si aspettava «un atteggiamento più rigido» nonostante ci siano state alcune resistenze. «Sono transizioni difficili, il tetto di 1,5 gradi richiede molti sacrifici. Da qui deriva la difficoltà di sposare certe questioni», ha aggiunto. 

Cosa prevede la bozza di accordo

La versione finale di bozza della dichiarazione dei Venti, in arrivo nel pomeriggio di oggi, dà già molte indicazioni su quali sono gli obiettivi raggiunti da questo G20. 

G20, attivisti bloccano il traffico a Roma

Credits: Twitter / Extinction Rebellion Italy

Quattro attivisti si sono incatenati ai cancelli del Foro di Traiano, con cartelli gialli con scritto «Crisi climatica ed ecologica», «I governi hanno fallito». Altri 11 sono seduti su via Nazionale e cinque su via 24 maggio. Costantemente monitorati dalle forze dell'ordine, fanno parte del movimento ambientalista Extinction Rebellion, che si batte contro il cambiamento climatico e che anche nella prima giornata del summit, sabato 30 ottobre, aveva organizzato cortei di protesta nei pressi della Nuvola di Fuksas, sede del summit nel quartiere Eur, insieme a Climate Camp e Fridays for future.

G20 e DISTENSIONI TRANSATLANTICHE

Ursula von der Leyen ha ringraziato Joe Biden pubblicamente, questo weekend di G20 è servito a Usa e Ue per accordarsi sulla sospensione dei dazi su acciaio e alluminio. Il presidente democratico offre un segno concreto di differenza rispetto all'era Trump. L'accordo è un segno di distensione arrivato dopo una lunga serie di delusioni transatlantiche: il modo in cui gli Usa sono corsi via dall'Afghanistan, il patto Aukus e così via. La Casa Bianca ha usato questo G20 in presenza per una serie di bilaterali distensivi a raffica, compreso quello con Emmanuel Macron.

Glasgow, inizia la Cop26

Si è aperta formalmente la conferenza Cop26 a Glasgow, in Scozia, dando il via a due settimane di negoziati diplomatici tra oltre 200 Paesi, incentrati su come contrastare il riscaldamento globale. Un minuto di silenzio è stato osservato per le persone morte a causa del Covid-19 nel mondo nel corso della pandemia, dopo che l'ultima conferenza Onu sul clima risale alla fine del 2019. I funzionari hanno iniziato ad affrontare una serie di questioni procedurali, prima che da domani si riuniscano i leader del mondo. Le organizzazioni ambientaliste hanno organizzato proteste nel corso del vertice, che durerà sino al 12 novembre.

«Negli ultimi anni ci sono stati progressi, ma direi che in realtà il nostro obiettivo è per molti versi più difficile di Parigi», ha commentato il ministro Alok Sharma, nominato dal governo britannico a presiedere la conferenza Onu. «Ciò che abbiamo dovuto fare sin da Parigi è concordare alcune regole dettagliate, e alcune sono ancora in sospeso dopo sei anni, ciò rende tutto molto impegnativo», ha proseguito parlando a Sky News. «Abbiamo bisogno che tutto il G20 faccia un passo avanti, il G20 rappresenta l'80% delle emissioni globali ed è per questo che ogni Paese conta, ma il G20 conta in modo particolare».

G20, accordo sul tetto entro 1,5 gradi

Il G20 avrebbe raggiunto un accordo sul clima per confermare l'intenzione di limitare il riscaldamento globale a 1,5 gradi. Da quanto trapela, ci sarebbero sviluppi anche sul tema della carbon neutrality: nella bozza di dichiarazione finale, al posto del 2050 come termine entro cui raggiungere le emissioni zero di CO2, pare che i Venti si siano accordati per indicare il termine come «metà secolo». Non si sarebbe quindi riusciti a raggiungere l'intesa sulla scadenza, più precisa, del 2050.

Draghi e il clima: il discorso della presidenza italiana del G20

30/10/2021 Roma, a termine della prima sessione di lavoro del G20 Rome Summit, si è tenuto il Leaders’ Side-Event “Supporting SMEs and women-owned businesses to build forward better”, con l'intervento introduttivo del Presidente del Consiglio Mario Draghi

Nel suo discorso introduttivo di questa mattina, il premier Mario Draghi comincia dal clima, che è oggetto del vertice oggi. «Se non agiamo oggi, se non ci confrontiamo coi costi della transizione e se non riusciamo a spostare l’economia verso un percorso di sostenibilità, il prezzo che pagheremo dopo sarà molto più alto, così come il rischio di fallire».

Draghi fa riferimento al report del panel Ipcc dell’Onu che «mostra che dobbiamo agire immediatamente, con rapidità, tagliare le emissioni per evitare conseguenze disastrose. Alcuni di noi si stanno domandando perché spostare l’obiettivo da 2 a 1,5 gradi. Perché? Perché è la scienza a dirlo».

La presidenza italiana invita i governi a sostenere i cittadini e le aziende in una transizione che richiede sforzi ingenti, e dice che sia pubblico che privato devono fare la loro parte. Certo, «i governi possono definire obiettivi di breve e lungo termine, e assicurare la stabilità politica finanziaria e regolatoria, ma non possono fare tutto». Perciò Draghi parla della necessità di sostenere «iniziative guidate dai privati», concetto affermato al G20 anche dal principe Carlo. L’obiettivo della presidenza italiana è «spingere la crescita economica e renderla più sostenibile».

G20, il programma di oggi

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La seconda e decisiva giornata del vertice di Roma si è aperta con una passeggiata dei capi delegazione nel centro storico della capitale, con tanto di lancio delle monetine nella Fontana di Trevi. Poi, lo spostamento alla Nuvola, dove sono in programma lavori multilaterali e incontri bilaterali dei leader. 

Alle 10.30 è previsto il side event sul ruolo del settore privato nella lotta al cambiamento climatico, con il principe di Galles Carlo come principale speaker. Alle 11 e alle 13.50 due sessioni di lavoro dedicate rispettivamente al cambiamento climatico e ambiente e allo sviluppo sostenibile. Il vertice si chiuderà infine con la tradizionale conferenza stampa finale del presidente del Consiglio, Mario Draghi.

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