Un pamphlet non necessario

La strana e ambigua democrazia immaginata da Luciano Canfora

Luciano Canfora (Foto LaPresse)
Luciano Canfora (Foto LaPresse)
  • In La democrazia dei signori (Laterza 2022) Canfora vede nella presidenza del Consiglio affidata a Mario Draghi il complotto dei poteri forti, dimenticando interessatamente che più volte già in passato il premier è stato scelto al di fuori delle assemblee parlamentari e che non si tratta affatto di una procedura anticostituzionale.
  • I paralleli storici imbastiti da Canfora sono altrettanto spericolati, dato che giunge a paragonare l’incarico a Draghi a quello conferito a Benito Mussolini dopo la marcia su Roma e a sostenere che le forze che lo appoggiano sono le stesse che portarono il fascismo al potere.
  • Non solo Canfora riecheggia tutta una serie di posizioni tradizionalmente appannaggio delle destre, dal “colpo di Stato” contro Berlusconi nel 2011 alle accuse all’Unione europea, ma attacca Marta Cartabia e le giornaliste con argomenti degni del più rancido maschilismo.

Parlare male della malandata democrazia oggi è un po’ come sparare sulla Croce Rossa, perché sappiamo tutti quanti problemi affliggano i sistemi democratici dell’occidente (crescente disaffezione dell’elettorato dal voto; crisi di rappresentanza dei partiti, indebolimento del parlamento, e potremmo continuare per un pezzo). Del resto le democrazie sono sempre un po’ in crisi, dato che è solo nelle dittature che i problemi non ci sono perché vengono sistematicamente occultati (vedi le mirabolant

Per continuare a leggere questo articolo