- Giorgia Meloni non è la prima donna a diventare leader di partito in Italia, ma ciò che la rende peculiare è la sua appartenenza a un partito di destra: segno di una politica che tiene sempre meno conto della storia
- Nel suo ultimo libro, dal titolo ironico Mussolini ha fatto tanto per le donne!, Mirella Serri ricostruisce le posizioni misogine del Duce e la loro lunga influenza nella politica italiana
- Mussolini cacciò le donne da tutti i ruoli della pubblica amministrazione, ne dimezzò i salari, equiparò il femminismo all’antifascismo, estromise le donne anche dal mondo della scuola
Come tutto lascia prevedere, Giorgia Meloni sarà la prima donna a diventare presidente del Consiglio. Ma non è stata la prima donna leader di un partito italiano, come ha detto invece in campagna elettorale, l’hanno preceduta addirittura in cinque: Adelaide Aglietta ed Emma Bonino per i radicali (nelle loro alterne denominazioni), Grazia Francescato per i Verdi (due volte), Flavia D’Angeli per Sinistra critica (minuscolo partito nato nel 2008 da una scissione di Rifondazione comunista) e mettia



