- Il 10 febbraio si celebra ufficialmente il Giorno del Ricordo, in memoria delle vittime delle foibe, occasione anche per ricordare e rendere omaggio agli esuli giulianodalmati
- La giornata è spesso però vissuta con distacco da molti italiani, se non con diffidenza, a causa della sua lunga storia di strumentalizzazioni politiche e interpretazioni ideologiche
- Esistono però esempi meritori di memoria condivisa: un caso è quello del monumento Biblioteca di Pietra, dell’artista Vittorio D’Augusto, che il comune di Rimini dedica alle vittime dei conflitti e agli esuli istriani, fiumani e dalmati
Come è noto, da quasi vent’anni ogni 10 febbraio si celebra ufficialmente il Giorno del Ricordo, in memoria delle vittime delle foibe. È anche l’occasione per ricordare e rendere omaggio agli esuli giulianodalmati che, alla fine della Seconda guerra mondiale, hanno abbandonato le loro terre, annesse alla Jugoslavia di Tito, e, in generale, per approfondire la conoscenza delle tensioni e delle dinamiche sociali e politiche che hanno drammaticamente segnato quel periodo, ancor oggi rimasto oscuro



